Chiazze di melma sul litorale di Torre Annunziata, la denuncia: “Così muore il turismo”
La petizione e la segnalazione alla Procura della Repubblica dell’associazione “Cives inter pares”
19-08-2021 | di Marco De Rosa
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Chiazze di melma sul litorale di Torre Annunziata, scatta la denuncia in Procura.
Continuano a infiammare le polemiche sulla qualità delle acque del mare del litorale oplontino. Dopo le segnalazioni dei giorni scorsi, la rabbia del sindaco e i controlli dell’Arpac, arriva anche la denuncia alla Procura della Repubblica di Torre Annunziata.
L’associazione Cives Inter Pares ha raccolto tutti gli elementi per cercare di far avviare le indagini e risalire ai responsabili del disastro di Ferragosto, quando centinaia di bagnanti hanno assistito pietrificati alla scena. Chiazze di melma, rifiuti solidi galleggianti, perfino ortaggi che fluttuavano sulle acque. Avviata anche una petizione on line dal titolo “’O mare è ‘o nuost” attraverso la quale si intende risalire ai responsabili dell’inquinamento del mare di Torre Annunziata, avviando azioni legali utili alla risoluzione del problema.
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“Nei giorni a cavallo di Ferragosto- ha scritto il presidente dell’associazione Salvatore Aulicino Mazzei - il mare è risultato essere molto sporco e notevole è stato il clamore suscitato sui social network. In quei giorni, dalle prime ore del mattino, il mare presentava sistematicamente, in prossimità della riva, chiazze concentrate di colore marrone, ben definite, e con una estensione decisamente ampia, accompagnate dalla presenza di rifiuti solidi. Poi – ha continuato - negli ultimi giorni, oltre alla presenza delle solite chiazze marroni, le acque marine risultavano estremamente torbide e caratterizzate da un colore grigio - verdastro decisamente anomalo”.
Non è la prima volta che accadono cose del genere. Sono più di 20 anni ormai che si verificano, non solo nel corso della stagione turistica estiva, ma durante tutto l'anno e in special modo durante il mese di agosto. “Così si impedisce il turismo – ha spiegato Mazzei – strettamente legato alla qualità delle acque marine. Chiediamo all’autorità giudiziaria di intraprendere tutte le azioni del caso per risolvere questa situazione, ormai diventata insostenibile e di disporre indagini per comprendere l'origine di questo disastro e individuare i responsabili”.
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