Cinque giorni di chiusura per un bar a Boscotrecase. Scatta la sanzione per il Cafe' Cardinal, multato per la violazione delle norme anti Covid durante le feste di Natale. Troppi ragazzi davanti al locale e scatta lo stop forzato, più la multa.
Arrivato il provvedimento il titolare non ci sta. Esplode la rabbia di Alberto Minichini, che affida il suo sfogo a Facebook, rivendicando il ruolo del suo locale come punto di riferimento di clienti di ogni età.
"Ci hanno appena notificato la chiusura del locale per 5 giorni.
Preparare tre bevande da asporto a tre ragazze è improvvisamente diventato contro legge eppure il Dpcm parla chiaro.
In un anno in cui tutto il settore della ristorazione è fermo al 50 % del fatturato, si cerca comunque di colpire chi cerca e riesce a mantenere lo stesso livello occupazionale; chi ha un’azienda sana, giuridicamente basata su se stesso (ditta individuale) e non su qualche società fittizia; chi, nonostante tutto, guarda e continuerà a guardare avanti".
In queste settimane difficili sono molti i commercianti ad avere pensato alla strada della rivolta.
L'imprenditore annuncia di non volere fermarsi: "Tranquilli amici, se la nostra colpa è essere punto di riferimento, saremo colpevoli ancora per molti anni".
Cinque giorni di chiusura per un bar a Boscotrecase. Scatta la sanzione per il Cafe' Cardinal, multato per la violazione delle norme anti Covid durante le feste di Natale. Troppi ragazzi davanti al locale e scatta lo stop forzato, più la multa.
Arrivato il provvedimento il titolare non ci sta. Esplode la rabbia di Alberto Minichini, che affida il suo sfogo a Facebook, rivendicando il ruolo del suo locale come punto di r
iferimento di clienti di ogni età.
"Ci hanno appena notificato la chiusura del locale per 5 giorni.
Preparare tre bevande da asporto a tre ragazze è improvvisamente diventato contro legge eppure il Dpcm parla chiaro.
In un anno in cui tutto il settore della ristorazione è fermo al 50 % del fatturato, si cerca comunque di colpire chi cerca e riesce a mantenere lo stesso livello occupazionale; chi ha un’azienda sana, giuridicamente basata su se stesso (ditta individuale) e non su qualche società fittizia; chi, nonostante tutto, guarda e continuerà a guardare avanti".
In queste settimane difficili sono molti i commercianti ad avere pensato alla strada della rivolta.
L'imprenditore annuncia di non volere fermarsi: "Tranquilli amici, se la nostra colpa è essere punto di riferimento, saremo colpevoli ancora per molti anni".
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