Chiusura Medicina Nucleare Cmo, l'azienda: "A rischio diversi posti di lavoro"
Il direttore Marulo: "Abbiamo fiducia nella magistratura. Auspichiamo che la vicenda si chiarisca presto"
11-07-2018 | di Redazione
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A poche ore dall'ordinanza con la quale l'ufficio tecnico dispone la chiusura della sede di Medicina Nucleare del Cmo, arriva il comunicato dell'azienda. “Nei mesi scorsi è stato attivato, da parte degli uffici competenti, un accertamento relativo ad un’ipotesi di abuso edilizio all’interno della struttura del Cmo destinata unicamente alla medicina nucleare, ubicata in via Roma 9 a Torre Annunziata. Per consentire le verifiche del caso ci è stato comunicato di dover sospendere le attività (Pet e scintigrafie) svolte nell’edificio in questione” dichiara Luigi Marulo, direttore generale del Cmo Centro Polispecialistico.
“Le verifiche che effettueranno gli organi preposti non intaccheranno minimamente il lavoro del Cmo, che prosegue regolarmente sia presso la sede centrale, sia presso tutti i laboratori periferici. Il 25 luglio è fissata un’udienza preliminare presso il Tribunale di Torre Annunziata per le valutazioni del caso e, come da noi auspicato, per la revoca della sospensione dell’attività esercitata in quella struttura. Non scendiamo in valutazioni di merito sulla vicenda. Ovviamente, da parte nostra, vi è la piena convinzione, supportata da autorevoli pareri, della piena legittimità degli interventi eseguiti. La assoluta fiducia nelle Istituzioni, ed in particolare in quella giudiziaria, ci porta a ritenere che questo momento di “stallo” sarà superato. Siamo certi che il Tribunale saprà ben considerare la proporzionalità tra quanto contestato e le conseguenze che si potrebbero determinare. Nella malaugurata ipotesi che questo stato di “stallo” non fosse superato, l’azienda, oltre a non poter prestare un servizio unanimemente riconosciuto di eccellenza nazionale, che vede pazienti da svariate regioni recarsi presso il nostro Centro, si vedrebbe costretta ad adottare provvedimenti che determinerebbero ulteriori perdite di posti di lavoro in un territorio già pesantemente segnato da questa piaga sociale.
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Consegnato al Tribunale il concordato preventivo. Non è previsto nessun taglio del personale
La nostra azienda comunicherà con la massima trasparenza ogni elemento utile a favorire la massima chiarezza sulla vicenda, in modo da consentire una compiuta informazione. Nel contempo auspichiamo che non vi sia alcuna strumentalizzazione sulla problematica, che potrebbe apparire stimolata da soggetti controinteressati”.
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