TORRE ANNUNZIATA. "Ciao Diego". Semplice, pulito, netto. E' l'omaggio dei cittadini di Torre Annunziata a Diego Monaco, lo storico chef della pizzeria "Stella Verde" di Corso Umberto I, stroncato forse da un infarto - a soli 37 anni - dopo essere stato dimesso in maniera probabilmente "azzardata" dall'ospedale "San Salvatore" di Pesaro Urbino (qui e nei link correlati, ndr). Omaggio scritto a chiare lettere su uno striscione bianco, affisso dinanzi all'ingresso della "sua" pizzeria, oggi chiusa per lutto.

GLI SVILUPPI. A chiarire le cause del decesso, e l'eventuale responsabilità dei sanitari, sarà soltanto l'autopsia sul corpo disposta dal pm della Procura della Repubblica di Pesaro, Maria Letizia Fucci. L'esame autoptico si svolgerà lunedì 7 novembre. Sul caso, gli inquirenti d'ufficio hanno aperto un fascicolo d'inchiesta contro ignoti per omicidio colposo. I familiari di Diego Monaco, attraverso  il loro legale di fiducia, l'avvocato Anna Fusco, conferiranno al dottor Sergio Infante, stimato medico legale stabiese, l'incarico di assistere alle operazioni. Questa mattina, intanto, Francesco Monaco e Lucia, i genitori dello chef da tempo trasferitosi con moglie e figli piccoli nelle Marche, hanno effettuato il riconoscimento della salma all'obitorio del presidio ospedaliero di Pesaro Urbino (zona Muraglia).

LE DIMISSIONI-LA DIAGNOSI. Il 2 novembre, alle 18.56, Diego Monaco va in ospedale con mezzi propri. Lo chef lamenta vomito e dolori allo stomaco. Le prime analisi registrano una pressione arteriosa con valore 250. Durante il "triage", all'ospedale, gli assegnano un "codice giallo". Significa  "urgenza, dolori intensi, ma non pericolo di vita immediato". Lo chef ha comunque bisogno "quanto prima di un controllo da parte del medico". Una fiala di "plasil", poi un elettrocardiogramma, che registra un "modico rialzo dei valori pressori".

Alle 23.56, nonostante sua moglie, Milena, insegnante 36enne, insista anche solo per un "posto su una barella", Diego Monaco viene dimesso. La diagnosi finale sarà di "dolore addominale epigastrico in obesità ed ipertensione". I medici dell'ospedale "San Salvatore" di Pesaro Urbino consiglieranno allo chef un "miglioramento dello stile di vita". Tradotto: niente fumo, dieta senza sale e "camminata di buon passo, per trenta minuti, almeno tre volte la settimana". Una volta a casa, quattro ore e mezza dopo le dimissioni, Diego Monaco sta di nuovo male. Lo chef si accascia sul tavolo della cucina. Morirà all'alba, intorno alle ore 6.30 del 3 novembre. Lasciando una moglie e due bambini di 7 e 9 anni.   

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