"Un clima da paura. Ancora una volta siamo davanti ad eventi climatici estremi che mettono a repentaglio la vita dei cittadini causando gravi danni al territorio. La crisi climatica accelera sempre di più la sua corsa insieme agli eventi estremi, che stanno avendo impatti sempre maggiori su tutto la regione. Non c'è più tempo da perdere". Così in una nota Legambiente commenta la bomba d'acqua che ha colpito il Cilento.

“Servono da subito strategie politiche coerenti - si sottolinea - per combattere il climate change a partire dall' aggiornare e approvare entro fine anno il piano nazionale di adattamento alla crisi climatica, in stand by dal 2018, praticare serie politiche territoriali di prevenzione del rischio idrogeologico, con una legge nazionale contro il consumo di suolo e interventi di delocalizzazione, e promuovere campagne di informazione di convivenza con il rischio per evitare comportamenti che mettono a repentaglio la vita delle persone. Oggi ci sono le soluzioni per cambiare il nostro modello economico e convertirlo: c'è bisogno soltanto della volontà politica".

Secondo l'ultima fotografia scattata dall'Osservatorio CittàClima 2022 di Legambiente, in Campania nel 2022 sono stati registrati 12 eventi estremi di cui 5 tra Salerno e provincia e 4 tra Napoli e provincia. In Campania, secondo gli ultimi dati Ispra oltre 287.500 persone vivono in aree definite a elevato rischio di frane e smottamenti. In Provincia di Salerno sono oltre 93 mila le persone che vivono in aree a rischio elevato di frane e smottamenti e dove sono localizzati oltre 31.000 edifici esposti ad elevato rischio frane. Non diversa la fotografia per il numero di persone a rischio medio/alto di alluvione. La Provincia di Salerno è quella più a rischio con il maggior numero di persone esposte ad aree allagabili: oltre 135 mila e dove sono localizzati oltre 21 mila edifici.

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