L’emergenza nelle aree cimiteriali è una realtà; il caso ‘Soget’ è diventato una telenovela senza fine; permangono le perplessità sulla zona di stazionamento dei messi della ‘Am Tecnology’; nessuna risposta sul degrado che invade le periferie”.

Così Gaetano Cimmino, leader dell’opposizione di centrodestra in consiglio comunale a Castellammare di Stabia, e Vincenzo Ungaro, capogruppo consiliare di “Prima Stabia”, a margine del consiglio comunale incentrato sui question time presentati dai consiglieri comunali.

“Come avevamo già documentato – hanno continuato Cimmino e Ungaro – i cimiteri necessitano di un’approfondita opera di manutenzione che non può più essere rimandata. Nel nuovo cimitero destano preoccupazioni gli alberi mentre nel vecchio cimitero il degrado interessa i viali, le murature perimetrali, le cappelle private, gli immobili e le alberature: nelle scorse settimane si sono poi distaccati calcinacci dall’ingresso e solo la fortuna ha voluto che l’episodio è avvenuto quando il cimitero era chiuso. Si tratta di problematiche non di poco conto per le quali sono stati previsti tre diversi interventi per una spesa complessiva di 2 milioni e 800mila euro: monitoreremo attentamente queste procedure affinché le visite ai propri cari non costituisca più un pericolo per l’incolumità dei cittadini”.

Per quanto riguarda il caso dei loculi assegnati a cittadini non residenti si dovrebbe giungere ad una soluzione con l’approvazione nelle prossime settimane in consiglio comunale del nuovo regolamento cimiteriale. “Alla conclusione dell’assegnazione – hanno spiegato Cimmino ed Ungaro - risulteranno disponibili ancora circa 250 loculi. Per gli ossari, invece, è ancora in atto una verifica generale dei contratti sottoscritti per precisare la disponibilità residua: subito dopo si procedere alla definitiva assegnazione”.

Su Soget, invece, ovvero la società che gestisce la riscossione tributi a Castellammare, ecco cos’ha da dire Cimmino: “L’amministrazione ha fatto sapere di aver presentato denuncia alla Procura della Repubblica di Torre Annunziata, senza però specificare quali fossero i profili d’illegittimità riscontrati e le anomalie segnalate alla magistratura. Il dubbio è che forse ci avevamo visto giusto fin dall’inizio su questa vicenda: perché non annullare il contratto?”.

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