Era il maggio 1967 quando un signore appassionato di fotografia “Genny” Sannino decideva di intraprendere una nuova avventura della sua vita lavorativa nel campo della fotografia e apriva una attività di Fotografo in Piazza Poli a Portici, più nota come “Bellavista”, in una dependance dell’antico Hotel Poli, denominandola “Foto Genny” nel cui negozio almeno tre generazioni hanno attraversato l’obiettivo delle sue macchine.

“La nostra attività ha compiuto  50 anni e sono tanti – scrive Anna Sannino, figlia di Genny sul suo profilo facebook -. Tanto è stato il lavoro svolto e tanti i clienti che ci hanno dato fiducia molti dei quali sono ancora qui che si affidano con tanto amore. E’ con tenacia e coraggio che lotterò per non far morire questa nostra storia”.

Per 50 anni Genny ha suscitato emozioni nei clienti quando le loro immagini che si andavano componendo nel bagno chimico procuravano curiosità e felicità per avere fermato quell'attimo irripetibile che valeva sempre la pena di ricordare. Si scendevano tre scalini interni del negozio e si arrivava alla camera di “posa”  e alla camera oscura che appariva a molti come una misteriosa “stanza del tesoro” nella quale una  diabolica macchina poggiata su un tre piedi formava misteriosamente l’immagine capovolta del soggetto che si faceva fotografare per una  tessera o per un ritratto.

“Genny”, così lo chiamano ancora affettuosamente i suoi clienti, amici ed estimatori, è stato per lustri al lavoro nel suo negozio in piazza prima di cedere i suoi segreti e la sua storia nelle mani della figlia Anna. Ma Genny non era solo “il fotografo”, bensì anche l’amico, il consulente che con discrezione e professionalità dava spiegazioni e consigli ai fotografi in erba ben comprendendo la loro ansia e la loro gioia quando emergevano le immagini  dei momenti più belli fissati su carta.

Tutti ricordano con simpatia quel negozio dalla vetrina sfavillante, illuminata e addobbata con grandi foto di matrimoni e di belle persone esprimenti felicità. Una attività che Genny è oggi soddisfatto di avere tramandato alla figlia Anna, la quale continua con professionalità e passione nel nome del padre raccontando l’evoluzione verso il futuro. 

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