Circum, ancora ritardi e treni soppressi: continua la protesta contro le ore di straordinario
Comitati contro azienda: "Noi mortificati insieme a dipendenti"
13-03-2024 | di Redazione
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Continuano i disagi degli utenti delle linee Eav, da questa mattina alle prese con ritardi e cancellazioni dovute anche all'assenza di personale disposto ad effettuare ore di straordinario. Una protesta dovuta, come spiegato già ieri dall'Ente Autonomo Volturno, alla proposta dell'azienda di rivedere i turni di lavoro, e che va a ricadere sui viaggiatori, alle prese con un servizio ancora meno efficace del solito. "Dopo tanto tuonare alla fine è arrivata la tempesta" sentenziano Enzo Ciniglio e Salvatore Ferraro, rispettivamente portavoce dei gruppi Facebook "No al taglio dei treni della Circumvesuviana" e "Circumvesuviana-Eav". Che aggiungono: "Le avvisaglie si erano già palesate da giorni, ma oggi, sotto la bella luce del primo sole di primavera, sono ben evidenti i segni di tutte le crepe della gestione fallimentare di Eav del servizio ferroviario sulle linee della Circumvesuviana. Un'offerta di servizio che in tutti questi anni non è mai stata in grado di andare incontro alle domande dei pendolari, ignorando ogni richiesta".
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"La fantasiosa gestione - aggiungono - (meno corse, tempi di attesa più lunghi, solo direttissimi sulla Sorrento, soppressioni e ritardi) ha ottenuto il risultato di offendere unicamente le risorse più preziose di un'azienda: i clienti e i dipendenti. All'esasperazione dei viaggiatori, si è unito il malumore dei dipendenti, che visto il silenzio dell'azienda ad ogni proposta, si rifiutano di effettuare lavoro straordinario. Dopo più di mille assunzioni, avere il servizio ferroviario ancora legato allo straordinario del personale viaggiante è davvero troppo! La nostra dignità e la nostra educazione meritano di essere rispettate da tutti: azienda, Regione, sindaci, prefetto, sindacati. Noi non occupiamo i binari, non per viltà ma per non arrecare altri danni alla 'famiglia' dei viaggiatori. A noi il treno serve per andare a lavoro e a scuola e non per riempire poltrone".
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