"Non è possibile che davanti allo sfascio delle linee vesuviane, il presidente della Regione Campania offenda chi protesta e millanta migliorie del servizio sulle linee ferroviarie gestita da Eav che non sono vere". A dirlo sono Enzo Ciniglio, Salvatore Ferraro, Marcello Fabbrocini e Salvatore Alaia, rispettivamente referenti del gruppo No al taglio dei treni della Circumvesuviana, del gruppo Circumvesuviana-Eav, del comitato civico Cifariello di Ottaviano e del comitato civico E(a)vitiamolo di Sperone, che hanno inviato una lettera al presidente della Repubblica, Mattarella, e per conoscenza a quello del Consiglio e al ministro dei Trasporti.

"Gli stessi dati forniti da Eav - scrivono in una nota - certificano per gli anni 2022/2023 una diminuzione di offerta di chilometri effettuati su tutte le linee rispetto al periodo 2013/2014, anni in cui chi amministrava, doveva 'friggere il pesce con l'acqua'. Nonostante i miliardi investiti dalla Regione, sforzo finanziario da noi sempre riconosciuto, chi oggi è a capo di Eav non è riuscito a offrire un servizio migliore".

Per i comitati che difendono i pendolari "l'attuale presidente appena insediato, rilasciò un'intervista al tg regionale affermando che in pochi mesi i problemi delle linee vesuviane sarebbero stati risolti. Dopo dieci anni, i disservizi sono aumentati! Per fare fronte alla penuria di treni sulle linee vesuviane, Eav quest'anno ha anticipato la programmazione dell'esercizio estivo al primo giugno, riducendo il numero delle corse a duecento. Minimo storico in Circumvesuviana".

"L'istituzione di un esercizio estivo dalla durata di tre mesi e mezzo - spiegano - non era mai accaduto sulle linee vesuviane, ne è previsto su nessuna linea gestita da Rfi, presa sempre da esempio dai vertici Eav quando devono giustificare delle proprie scelte. I pendolari vesuviani non sono 'cervelloni' o degli 'imbecilli' come sostiene De Luca, sono persone serie! Non offendono, manifestano il dissenso e ne difendono le ragioni con prove inconfutabili. Nonostante offesi, non si arrendono! I comitati questa mattina hanno indirizzato una lettera al presidente Mattarella per chiedere il rispetto e la tutela dei diritti sanciti dalla Carta Costituzionale. Basta offese e rappresentazione fantasiosa della realtà".

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