“No alle cisterne all’interno del porto di Torre Annunziata, sì alla riconversione dell’impianto Isecold”.

A schierarsi in favore delle istanze presentate dai comitati cittadini, che a gran voce chiedono attenzione rispetto a quella che potrebbe trasformarsi in una bomba in pieno centro, è la consigliera regionale Pd Antonella Ciaramella, che nelle scorse ore si è confrontata con loro.

Al centro della querelle c’è infatti il rinvio di 30 giorni, chiesto dalla Regione, per decidere se dare il via libera all’ampliamento dell’impianto o bocciare definitivamente l’attività, sulla base del parere di Valutazione di impatto ambientale in merito al trattamento e la gestione degli idrocarburi.

“E’ importante – commenta la Ciaramella, che fa parte anche della commissione regionale per la Terra dei Fuochi – concedere all’ente tutto il tempo necessario alla verifica dei presupposti per la sicurezza dei cittadini. Del resto – continua la consigliera - nessuno intende danneggiare l’imprenditoria e confido che con il buonsenso si possa trovare una mediazione tra le parti che garantisca salute, lavoro e legalità”.

Sulla questione, da tempo i comitati hanno iniziato la loro battaglia. Due su tutti, il Comitato Salera e il Comitato Gente del Sarno che più volte hanno manifestato e creato i presupposti per lo stop ai lavori della Isecold all’interno del porto di Torre Annunziata. D’altro canto, il Pd è rimasto silente per parecchi anni salvo riattivarsi solo negli ultimi tempi.

Proprio il PD cittadino sul tema cisterne è stato critico, lamentando assenza di provvedimenti da parte dell’amministrazione dal 2018: “In consiglio comunale si votò all’unanimità un documento che ne sospendeva l'ampliamento. Quali sono stati gli atti conseguenziali? La strada che porta a convertire l'attuale tessuto economico-sociale della città, va costruita, va sostenuta non a chiacchiere, ma attraverso l'adozione di provvedimenti seri di riqualificazione e rigenerazione urbana come il PUC, sul quale tuttavia l'Amministrazione Comunale a tutt'oggi accusa ancora un clamoroso ritardo ed un silenzio imbarazzante”.

Il punto, secondo il segretario cittadino del PD Francesco Savarese, non è schierarsi contro l’ampliamento delle cisterne (su cui hanno già manifestato opposizione, ndr) ma “aprire a un confronto con i rappresentanti dei vari interessi del territorio, evitando di giocare allo scaricabarile. E’ una battaglia che non può e non deve avere colori politici”.

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