Non ci fermeremo di fronte a questo gioco di prestigio. Non solo ribadiamo lo stop alle cisterne, vogliamo che siano portate fuori da Torre Annunziata”.

E’ li grido di protesta di Pina Valente, rappresentante del Comitato Salera, in subbuglio in seguito all’anteprima rilanciata dal nostro portale sul parere dell’ufficio tecnico comunale riguardante l’ampliamento del deposito di idrocarburi all’interno dell’area portuale della città oplontina.

Entro qualche giorno l’ufficio tecnico comunale di Torre Annunziata ufficializzerà la relazione di accertamento sui lavori che sta effettuando la Isecold al porto, un documento da cui si evincerà che “non risultano opere non congruenti con il progetto originale e successive proroghe”.

Un parere positivo che ha scatenato l’indignazione di cittadini e comitati, mortificati da mesi di battaglie a colpi di esposti e cortei di protesta: “La nostra attenzione è ancora alta – fanno sapere dal Comitato Salera -. Preferiamo ottenere gli atti che abbiamo richiesto e che ad oggi ancora non ci hanno consegnato. Ribadiamo forte il nostro stop all'ampliamento dei depositi di idrocarburi, anzi ne chiediamo la completa delocalizzazione, perché il nostro petrolio è il turismo e non gli approdi industriali”.

Un messaggio forte e chiaro, non esente da richieste che mirano ad uno sviluppo diverso per il porto di Torre Annunziata: “Continueremo a chiedere azioni e attività di contrasto a questo progetto di espansione industriale del porto, anche per motivi di sicurezza e difesa del nostro territorio, da ulteriori possibilità di inquinamento”.

Nel frattempo gli incontri continuano: alcuni rappresentanti del “Comitato Salera” sono stati ricevuti dal pm Emilio Prisco. Sarà lui infatti ad occuparsi del caso: l’esposto presentato nelle scorse settimane è solo uno dei tanti documenti che saranno analizzati dal pm. Tra questi, soprattutto il nullaosta rilasciato dalla sezione Demanio e Opere Marittime della Regione Campania, con tanto di numero di protocollo e datato 18 luglio 2012. Un documento che sconfesserebbe quanto dichiarato dall’assessore regionale Antonio Marchiello nel corso del question time tenutosi in Regione Campania il 14 luglio scorso, secondo il quale “non risultano richieste di atti d’intesa con il Ministero, né tantomeno si rivelano competenze della direzione attività produttive su atti adottati dall’amministrazione comunale di Torre Annunziata relative al permesso a costruire rilasciato alla Isecold”.

Un documento che riqualificherebbe la posizione del sindaco Vincenzo Ascione che più volte aveva sottolineato come non ci fossero elementi da poter ritorcere contro l’attuazione dei lavori da parte della Isecold. Dal fronte comitato Salera, però, nessuno scoraggiamento: “Crediamo ancora nelle istituzioni e nel lavoro della magistratura che ci ha dato piena fiducia”. La battaglia contro le cisterne al porto di Torre Annunziata è ancora lunga.

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