La società Isecold, rappresentata dai fratelli Rocco, pretende un risarcimento economico per danni dal Comune di Torre Annunziata.

Gli imprenditori hanno presentato, tramite il loro legale Orazio Abbamonte, un'istanza al Tribunale Amministrativo di Napoli in cui richiedono "il risarcimento dei danni subiti per il tardivo rilascio del permesso di costruire per opere di ampliamento della propria struttura produttiva". Ritardi che avrebbero - a detta dei fratelli Rocco - compromesso il progetto di ampliamento del deposito delle cisterne

Intanto, il Comune di Torre Annunziata ha nominato l’avvocato Salvatore Canciello per difendersi in giudizio. Il legale aveva già rappresentanto l'Ente sia nel 2018 che nel 2019, citato in passato dalla Isecold per lo stesso motivo

La decisione di ampliare le cisterne al porto di Torre Annunziata ha innescato una serie di proteste ancora in corso. Le forze politiche e sociali sono in lotta da anni per ottenere la riqualificazione dell'area portuale e del lungomare oplontino. L'ok all'ampliamento piuttosto che alla decolizzazione delle 'cisterne dei veleni' aveva mandato in fumo il progetto di un nuovo porto turistico e commerciale

In passato fu proprio il Comune di Torre Annunziata a rilasciare il permesso a costruire nel 2015 fissando il 12 febbraio 2020 come data di scadenza. Sul tavolo un ampliamento di 4.800 metri cubi e un’istruttoria, accolta dalla Commissione Regionale, che esclude la valutazione di impatto ambientale, nonostante l'intero deposito sia situato nella 'Zona Rossa' del Piano Nazionale di Emergenza Vesuvio approvato dalla Protezione Civile Nazionale

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