Il sodalizio criminale che avrebbe gestito le esumazioni illegali per la vendita dei loculi nel cimitero di Pompei, avrebbe fornito, in cambio di 3000 euro, un falso contratto di concessione datato inizio anni ’90 e con il timbro tondo “Città di Pompei”. Peccato che il comune mariano sia divenuto Città solo il 9 gennaio 2004, per volere, allora, dell’ex Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi.

Anomalie negli atti che sono balzate agli occhi degli inquirenti quando hanno ricevuto la prima segnalazione e visionato un contratto fatto nel 2009 ma datato 10 aprile 1993. E non è l’unico. O come il caso di un uomo che nell’agosto 2009 avrebbe comprato un loculo versando sempre la somma di 3000 euro. Anche in questo caso ricevendo un falso contratto di ‘concessione di loculo’ datato 10 luglio 1993 e recante il timbro tondo ‘Città di Pompei’.

Un errore clamoroso, nell’organizzazione delle vendite dei loculi, che potrebbe costare carissimo in termini giudiziari agli indagati.

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