Da Torre del Greco a Castellammare di Stabia, passando per Torre Annunziata, Pompei, l’area boschese e Poggiomarino. Nessun rappresentante del Pd di questi Comuni sarà in lista per la corsa ad un seggio nella Città Metropolitana di Napoli. Un dato che indica uno stato di salute non dei migliori del Partito di Renzi, soprattutto in alcuni territori, e che ai piedi del Vesuvio acquista ancora maggior enfasi se si considera la popolazione di quasi 290 mila abitanti, 4 sindaci Dem e una trentina di consiglieri comunali Pd. Tutto cancellato da un colpo di spugna, o di firma, all’atto della presentazione delle candidature.

Alle elezioni del 9 ottobre saranno chiamati al voto 1536 aventi diritto tra sindaci e consiglieri comunali in carica, dei quali più di 100 dai territori in questione, per eleggere i 24 rappresentanti all’ex provincia. I Democratici per trovare un loro riferimento interno al partito devono guardare ad Ercolano, dove è in lista il consigliere Maddaloni, o a Meta di Sorrento dove è sceso in campo il sindaco Tito.

Una strategia che potrebbe trovare il punto di forza nella scadenza del mandato di alcune amministrazioni comunali, come Torre Annunziata, al voto l’anno prossimo. Pompei, commissariata per dimissioni dei consiglieri, alle urne sempre nel 2017. Boscoreale già al terzo anno di mandato Balzano. Ma il dubbio resta. Il primo cittadino di Poggiomarino, Leo Annunziata, del Pd e fedelissimo di De Luca, è appena stato riconfermato. A Castellammare di Stabia, l’altro capo dell’amministrazione, il renziano Antonio Pannullo, è stato eletto a giugno. Inoltre, nella città dei papiri ad Ercolano, l’uomo più vicino al governo italiano, Ciro Buonajuto, è stato preferito ad un consigliere.

Cui prodest? Direbbero i latini. Tra le ipotesi si fa spazio quella per cui il presidente del consiglio abbia preferito alla città Metropolitana di Napoli un piano per rilanciare il Partito prima del referendum o subito dopo in caso di vittoria del sì.

LA GRANA DI TORRE ANNUNZIATA. Nella città oplontina il candidato c’è ma non veste gli stessi colori renziani. È il consigliere comunale Marcello Vitiello, da anni riferimento sul territorio del sottosegretario Gioacchino Alfano. Il rappresentante oplontino sarà candidato proprio nella lista dei popolari di Ncd.

Dal 2012 Vitiello è legato in coalizione con i Dem e proprio con loro è riuscito nel ribaltone dell’amministrazione Starita, passando dall’opposizione alla maggioranza. Qui il dubbio: il Pd non avendo altri candidati tra l’assise e sull’intera area sosterrà il consigliere cittadino? O preferirà seguire i dettami di una segreteria provinciale troppo poco generosa verso il territorio?

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