Per i giudici del Riesame non ci sono dubbi: Eleonora Papale e Ciro Boschetti erano inseriti nell'organigramma del clan Ascione-Papale. 

Una 'novità' che per i due indagati si è tradotta in un'ordinanza di custodia cautelare in carcere, la stessa che lo scorso gennaio era stata respinta. Evidentemente, però, la condotta dei due non ha convinto le autorità in questo secondo passaggio, tant'è che la loro posizione è stata stravolta.

In particolare il ruolo della giovane Papale sembra essere quello più allarmante, in quanto fungeva da diretto intermediario fra i più stretti parenti rinchiusi in carcere e l'ambiente esterno, famiglie dei detenuti comprese. 

Un incarico strategico, che gli inquirenti tracciano nel dettaglio, ponendo così in rilievo la vera natura di quella partecipazione al clan che è costata alla Papale l'accusa di 416bis.

Con lei anche Boschetti, che oltre a essere parente dei Papale, ricopriva anch'egli un ruolo nell'orbita della cupola di Ercolano. 

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