Cmo, addio al polo oncologico: in fumo 150 posti di lavoro
Revocato finanziamento di 35 milioni di euro per la creazione del centro: Marulo: “Basta investimenti a Torre Annunziata”
20-08-2018 | di Marco De Rosa
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Altri centocinquanta posti di lavoro andati in fumo. E’ il risultato dell’ultima grana scoppiata a Torre Annunziata dopo la chiusura del plesso di medicina nucleare del centro medico polispecialistico della famiglia Marulo.
A seguito dell’avvio della procedura di licenziamento dei 70 dipendenti dell’azienda, altri posti di lavoro sono andati persi dopo la revoca del finanziamento di 35 milioni di euro, da parte di Invitalia, per la creazione di un polo oncologico di eccellenza sanitaria.
“E’ il caso di proseguire nell’impegno sul territorio di Torre Annunziata?” E’ la domanda che dall’8 agosto continua ad assillare i vertici del Cmo. “I sogni erano chiari – ha spiegato Luigi Marulo, amministratore del Cmo. Restituire speranza a centinaia di pazienti che oggi non hanno accesso ai nostri apprezzati percorsi diagnostici, grazie ai quali avevano sviluppato sicurezze anche in condizioni precarie. Purtroppo, ci siamo resi conto che il territorio non è pronto al nostro concetto di impresa sociale, oppure siamo noi stessi a non essere adeguati per questo territorio”.
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Il finanziamento complessivo per l’attuazione del polo oncologico era di 55 milioni di euro, di cui 20 da parte della proprietà, per circa 150 unità lavorative. Un progetto ambizioso che però sembra aver fatto i conti con la burocrazia: “Attendere otto mesi per una manifestazione d’interesse da parte del consiglio comunale è un’eternità – ha spiegato Luigi Marulo – per cui abbiamo preso atto della revoca e così come stiamo facendo da mesi, effettueremo i ricorsi necessari per poter rientrare in questo progetto. E’ chiaro, però, che programmare sviluppi futuri sulla base di battaglie legali dall’esito incerto, risulterebbe una follia, per cui andremo avanti con le attività che restano sul territorio”.
Intenzioni chiare: si continua a lavorare sul territorio ma niente più investimenti senza solide basi di sviluppo. Troppa la delusione riscontrata nell’operato delle istituzioni: “Quando sarà giunto il momento di un programma serio di sviluppo – ha concluso Marulo - valuteremo se cogliere o meno l’opportunità”.
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