Valuteremo al meglio le scelte da adottare nel rispetto dei lavoratori e dei pazienti”. Lo ha dichiarato Luigi Marulo, amministratore del Cmo di Torre Annunziata.

Nella giornata di lunedì 30 luglio il Gup Manuela Cozzitorto si è espressa facendo mantenere i sigilli di sequestro preventivo al plesso di via Roma, dedicato alla medicina nucleare. A distanza di 4 giorni la delusione non è stata ancora smaltita.

“Non entriamo nel merito delle questioni giudiziali – ha precisato Luigi Marulo -, ma confermando la piena fiducia nella magistratura, siamo sicuri che le nostre ragioni troveranno conferma nel prosieguo dell’iter giudiziario”.

Ma c’è dell’altro nel post lasciato sulla pagina facebook dell’azienda che rimanda al comunicato ufficiale diffuso dalla società sul loro sito web. “Allo stato attuale – ha spiegato l’amministratore del Cmo -il mancato dissequestro dello stabile determina la necessità di un momento di riflessione e di approfondimento per l’azienda al fine di poter valutare al meglio le scelte economiche e strategiche da adottare. Nell’interesse dei pazienti, del territorio, dei lavoratori e della stessa azienda. In questo, siamo supportati da consulenti tecnici di elevata competenza umana e professionale”.

Una riflessione che abbraccia non solo il Cmo, quindi, ma che coinvolgerebbe tutte le attività imprenditoriali del gruppo che operano nella città di Torre Annunziata: “Consapevoli delle preoccupazioni di lavoratori e pazienti rispetto all’intera questione – ha concluso Marulo - il management renderà pubblica con la consueta trasparenza la propria posizione”.

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