Medicina Nucleare chiusa, i lavoratori del Cmo scrivono al vicepremier Luigi Di Maio. E' l'ennesimo appello che i dipendenti del centro medico di Torre Annunziata lanciano alle istituzioni per scongiurare i licenziamenti che l'azienda ha annunciato dopo la mancata riapertura del reparto chiuso per presunti abusi edilizi contestati dalla Procura di Torre Annunziata.

Dopo l'incontro avuto al comune con il sindaco Ascione, ieri i lavoratori si sono rivolti al Ministro dello Sviluppo Economico e leader dei Cinque Stelle Di Maio, chiedendogli di affrontare la questione. "Per questioni tecnico amministrative il Tribunale la chiuso in via precauzionale il reparto di medicina nucleare - si legge nella lettera - fiore all'occhiello del centro per tipologia di prestazioni eseguite, per qualità diagnostica e umana di noi dipendenti. La prima udienza del processo è prevista il 29 marzo 2019. L'azienda ha previsto 70 licenziamenti su 140 dipendenti. L'impatto di questa azione non è solo sui lavoratori ma si ripercuote sul territorio che si è rivalutato sia socialmente e sia economicamente grazie al CMO (il centro è stato fondato in una zona di Torre Annunziata degradata e scena di molte azioni criminali, oggi è una delle strade migliori della città). Per non considerare gli ammalati oncologici che ora non sanno più dove andare ad eseguire gli esami (come detto prima, abbiamo pazienti che si rivolgono a noi da tutto il centro sud, oltre a quelli campani). Nonostante la situazione sia grave e disperata, nessuna autorità ha provveduto a darci una mano. Lei è campano come noi e di sicuro sa che la nostra terra è martoriata da tanti problemi, per questo non è giusto che una eccellenza come il CMO ( e non lo dico io, ma i pazienti ed i medici di tutta Italia) debba chiudere così. Chi vince da questa storia? Perdiamo solo noi lavoratori, noi cittadini, noi ammalati. La prego, ci aiuti!"

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