Cmo, il Tar boccia il comune: “Sospesa procedura di acquisizione”
Il comitato lavoratori annuncia battaglia: “Ascione non ci ha tutelato, dimissioni immediate”. Marulo: “Primo passo importante”
25-10-2018 | di Redazione
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Sospesa la procedura di acquisizione a patrimonio comunale della sede di medicina nucleare del Cmo. Con questa decisione il Tar “boccia” il comune di Torre Annunziata.
La decisione del Tar è arrivata questa mattina e accoglie il ricorso presentato da Gigante Immobiliare che torna a essere, difatti, proprietario dello stabile ( sito al civico 9/11, ndr) che ospita la medicina nucleare del centro medico polispecialistico oplontino.
Una boccata d’ossigeno per i 69 dipendenti che hanno perso il posto di lavoro per presunti abusi edilizi. Sono proprio loro a essere soddisfatti per una piccola grande vittoria che può restituire la speranza di riappropriarsi del loro posto di lavoro. “Continueremo a lottare per non perdere il nostro lavoro – ha dichiarato il portavoce del comitato lavoratori - ma con questa decisione si prende atto che il sindaco non ci ha tutelati e ne chiediamo le immediate dimissioni. Con la procedura di acquisizione hanno impedito alla proprietà di effettuare le contromosse necessarie per richiedere il dissequestro della struttura. Un danno che ha causato il licenziamento di 69 dipendenti”.
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Più cauto l’amminsitratore del Cmo, Luigi Marulo: “Si tratta di un primo passo importante. Il comune si è appropriato in maniera illegittima dello stabile. Con questa decisione il Tar si è espresso in questa direzione. Nella prossime udienza (fissata per il 20 marzo 2019, ndr) – si entrerà nel merito ma si tratta di un percorso ancora lungo. Nel frattempo, noi continueremo il nostro iter di ristrutturazione aziendale e di gestione esuberi. D’altro canto, però, porteremo avanti le nostre battaglie sul piano legale e amministrativo per recuperare la sede di medicina nucleare”.
Su questo, il prossimo 2 novembre si esprimerà il tribunale del Riesame, che deciderà in merito alla richiesta di dissequestro della struttura ancora sotto chiave. Se anche il Riesame dovesse dare esito positivo, per gli ex dipendenti si potrebbero riaprire le porte del Cmo.
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