Cmo, ultimatum del Difensore Civico al comune: “Venti giorni di tempo, poi procederemo”
Fissato il termine per esprimersi sul trasferimento della medicina nucleare. E nel frattempo, rinviata udienza in tribunale sui presunti abusi edilizi
18-06-2019 | di Marco De Rosa
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Venti giorni di tempo per sciogliere le riserve ed esprimere parere favorevole o contrario al trasferimento della medicina nucleare del Cmo di Torre Annunziata.
E’ quanto stabilito dal Difensore Civico Regionale che, al termine della riunione avvenuta questa mattina a Napoli, ha mandato una nota al dirigente della Tutela della Salute della Regione Campania, al direttore Generale dell'Asl Napoli 3 Sud Antonietta Costantini, al sindaco di Torre Annunziata Vincenzo Ascione e al portavoce del comitato lavoratori Emmanuele Sindona.
All’incontro avrebbero dovuto partecipare anche la Regione Campania e il sindaco di Torre Annunziata Vincenzo Ascione. Quest’ultimo avrebbe comunicato la sua assenza in quanto impegnato nel consiglio comunale monotematico sul tema sicurezza in città, ma il primo cittadino ha disertato anche la seduta di Rovigliano.
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“Visto il ricorso con cui i lavoratori del Cmo lamentano la mancanza di parere dell'Asl e la mancata conclusione del procedimento avviato dal centro medico polispecialistico per il trasferimento della medicina nucleare – si legge nella nota – nonostante l’esame congiunto del 18 giugno, sussistono fondate ragioni da parte dei lavoratori, chiamati in causa per chiedere una chiara definizione della vicenda ai fini anche della salvaguardia dei posti di lavoro degli stessi lavoratori. Rilevato che i termini per la conclusione del procedimento sono abbondantemente trascorsi, si invita l’Asl a esprimere un parere entro 15 giorni e il comune a pronunciarsi entro 20 giorni”.
Fissato l’ultimatum: in mancanza di ulteriori risposte il difensore Civico Regionale, Giuseppe Fortunato, procederà alla nomina di un apposito commissario ad acta ai sensi dell’art. 136 del D. Lgs. 267/2000.
Nel frattempo, anche l’udienza prevista per la mattina di martedì 18 giugno sui presunti abusi edilizi, è stata rinviata al prossimo 2 luglio a causa dell’indisponibilità del giudice Fernanda Iannone.
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