Droga da Torre Annunziata a Pesaro. Scacco alla banda di pusher, 9 arresti. Partite di cocaina nascoste tra i giocattoli dei bimbi in viaggio con i loro genitori. I piccoli assistevano alle operazioni di taglio dello stupefacente che avveniva sul tavolo della cucina. In un’occasione si era temuto che uno di loro avesse ingerito una dose. Un'attività gestita come un'impresa familiare diretta da un pregiudicato napoletano. 

Questa la scoperta di Carabinieri e Guardia di Finanza, che hanno sgominato una banda di spacciatori di cocaina, con centro operativo a Marotta di Mondolfo (Pesaro Urbino). Diciassette le persone coinvolte a vario titolo, spesso imparentate tra loro, di cui 11 colpite da misure restrittive, eseguiti sequestri di droga (con l'ausilio di unità cinofile), denaro contante e veicoli.

Durante l'operazione "Affari di famiglia" i militari dei Comandi provinciali di Guardia di finanza e dei carabinieri di Pesaro Urbino, coadiuvati da colleghi di Torre Annunciata (Napoli), hanno dato esecuzione a un'ordinanza applicativa di misure cautelari personali emessa dal gip di Pesaro: custodia cautelare in carcere per 9 persone, per 2 divieto o obbligo di dimora nella provincia di Pesaro Urbino.

Sono quasi tutti originari del Napoletano, indagati per reati legati alla droga, riciclaggio, auto riciclaggio e trasferimento fraudolento di valori. Le indagini, partite nell'autunno del 2022, sono state svolte congiuntamente dal Nucleo di Polizia Economico Finanziaria del Comando Provinciale Guardia di Finanza di Pesaro e dalla Stazione Carabinieri di Fano (Pesaro Urbino), con il contributo della Sezione di pg dei carabinieri.

Lo stupefacente, fornito da ambienti criminali di Torre Annunziata, veniva trasportato a Marotta, dove era stoccato in grandi quantità, poi tagliato e frazionato in dosi e ceduto al dettaglio. Un'attività gestita come un'impresa familiare e quasi monopolistica: a dirigerla un pregiudicato napoletano, residente nella provincia di Pesaro Urbino, che benché detenuto in carcere per reati di droga, riusciva a impartire disposizioni ai suoi familiari e alla sua compagna. Nel solo periodo d'indagine sono stati movimentati circa 5 chilogrammi di cocaina, con frequenza di approvvigionamento di 500 grammi ogni 15 giorni.

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