Collettore Gragnano – Castellammare: la luce in fondo al tunnel
La regione Campania verso il mantenimento dell’impegno: trasferito cantiere per completamento lavori
08-08-2017 | di Redazione
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Collettore Gragnano – Castellammare di Stabia: trasferito il cantiere per completare i lavori: Ente Idrico Campano e Gori potranno ultimare gli 800 metri mancanti per un’opera strategica di tutela ambientale.
“Una notizia straordinaria e positiva” ha dichiarato il consigliere regionale della Campania Alfonso Longobardi. “Nei giorni scorsi abbiamo ultimato la procedura amministrativa per consegnare ufficialmente i lavori di completamento del Collettore ed ora il cantiere potrà riprendere al più presto, così da ultimare il tratto di 800 metri circa mancanti. Avevo pubblicamente assunto questo impegno per far ripartire un lavoro fondamentale”.
Quella di oggi è una novità di grande importanza per tutti i Monti Lattari ma soprattutto per Gragnano che attende proprio il completamento di questi 800 metri di collettore per portare a depurazione, all'impianto di Foce Sarno, la rete fognaria cittadina e gli scarichi reflui del territorio.
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“Abbiamo compiuto un miracolo amministrativo - ha continuato Longobardi - visto che un contenzioso con l'impresa che inizialmente doveva eseguire l'opera aveva paralizzato la prosecuzione dei lavori. Grazie ad una fattiva collaborazione istituzionale siamo riusciti a trasferire l'opera all'Ente Idrico Campano ed alla Gori che materialmente la realizzerà. Quella del Collettore Gragnano/Castellammare di Stabia è un'infrastrutturale molto importante e dopo anni di immobilismo assoluto siamo riusciti a sbloccare un cantiere molto importante per la tutela della salute pubblica e dell'ambiente”.
Ma c’è dell’altro: “Puntiamo con determinazione a eliminare tutti gli scarichi in ambiente che per anni hanno fatto scempio del nostro meraviglioso territorio. Solo garantendo tutela ambientale si può programmare un vero rilancio socio-economico ed il riscatto di intere Comunità per troppo tempo mortificate e messe a rischio. Le opere di urbanizzazione primaria come fogne, collettori e depuratori, hanno avuto una importantissima accelerazione negli ultimi 2 anni. Dalla gronda A di Gragnano, passando per gli interventi sulla Strada Statale per Agerola, finendo per il collettore “SUB 2” dei Monti Lattari abbiamo sbloccato iter amministrativi complessi e completamente fermi. Tutto questo per migliorare la qualità della vita e garantire la salute pubblica”.
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