Ci sono anche due belve implicate nell’omicidio Cerrato tra i dodici arrestati nell’operazione condotta questa notte dalla Squadra Mobile e dal commissariato di polizia oplontino contro il clan Gallo-Cavalieri e il Quarto Sistema a Torre Annunziata. Antonio Cirillo e Giorgio Scaramella sono accusati a vario di titolo anche di traffico d’armi e tentato omicidio. Il periodo va dall’agosto del 2020.

Il primo è stato colui che ha inflitto la coltellata fatale a Maurizio Cerrato il 19 aprile del 2021. Tutto scaturì per una lite su un parcheggio, con la vittima che cercò di difendere la figlia Maria Adriana da Giorgio Scaramella accorso assieme alla sorella Rosa, anch’essa colpita dall’ordinanza odierna. Entrambi sono già imputati in un altro processo, per lesioni e minacce, che inizierà a breve al tribunale di Torre Annunziata. Nel procedimento è finita in manette anche Rosa Riso, moglie di Francesco e mamma proprio del killer di Cerrato.

Il nome di Antonio Cirillo, alias Denti Gialli, uscì fuori già nell’ordinanza dello scorso 30 novembre che mise fine alla faida tra il Quarto Sistema e i Gionta. La belva era un vero e proprio ras incaricato dal clan di uccidere e di organizzare raid contro i nemici. Emerse anche la figura di Giorgio Scaramella, non coinvolto in quell’ordinanza, che venne a sapere dell’identità dei killer del genero di Valentino Gionta, Giuseppe Carpentieri.

Della sua famiglia, oltre alla sorella Rosa, è finito in manette nell’operazione anche Giovanni. Domani proprio Giorgio Scaramella e Antonio Cirillo, assieme alle altre due belve Domenico Scaramella e Francesco Cirillo (ai domiciliari), sarà presente alla Corte d’Assise di Napoli per la nuova udienza sull’omicidio Cerrato. A parlare sarà Maria Adriana, figlia del 61enne, che dovrà fornire ulteriori dettagli su dichiarazioni rese ai carabinieri nei giorni successivi all’incidente probatorio.

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