Con il Covid 1,2 milioni di italiani: la diffusione del virus è ancora alta
Il ministro Speranza: “Cautela e vaccini”. Da ieri antivirali in 19mila farmacie: “Svolta per contrasto della pandemia”
23-04-2022 | di Redazione
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Ancora cautela e, soprattutto, vaccini. Con oltre 1,2 milioni di italiani attualmente positivi al virus SarsCoV2, che registra al momento un'alta circolazione, non è tempo di abbassare la guardia contro Covid-19.
Un invito alla prudenza che arriva dal ministro della Salute Roberto Speranza, e che resta valido nonostante il calo dei ricoveri e dei decessi degli ultimi giorni. La pandemia, ha avvertito Speranza, "non è conclusa: siamo usciti dallo stato di emergenza e siamo in una fase diversa da quella del passato, ma il virus non è scomparso, oggi ci sono 1,2 mln di italiani con il Covid e ancora ci sono delle vittime. Dunque non bisogna abbassare la guardia, bisogna avere prudenza e insistere con la campagna di vaccinazione".
Con le feste di Pasqua e il prossimo 25 aprile, però il rischio è quello di un calo dell’attenzione. Recentemente l’Asl Napoli 3 Sud ha fatto partire la campagna per la quarta dose di vaccino ad anziani e fragili.
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Nel frattempo, da ieri, anche nelle circa 19.000 farmacie presenti sul territorio, alla distribuzione, dietro presentazione della ricetta del medico di famiglia, dell'antivirale in pillola contro il Covid19. La novità, introdotta dalla determina dell'Agenzia Italiana del Farmaco pubblicata in Gazzetta ufficiale, permetterà di rendere queste terapie più accessibili, come sottolinea Federfarma, e darà ai farmacisti un "ruolo decisivo per favorire la gestione 'ordinaria' della pandemia sul territorio", precisa la Federazione degli Ordini dei farmacisti italiani (Fofi). Il farmaco, spiega la Federazione Nazionale degli Ordini dei Medici (Fnomceo), "associa due farmaci antivirali: nirmatrelvir, che inibisce la replicazione della proteina Sars-CoV-2, e ritonavir, già utilizzato per trattare l'Hiv e oggi impiegato per aumentare i livelli di farmaci antivirali". Paxlovid, questo il nome del farmaco, "è indicato per il trattamento del Covid-19 in persone dai 18 anni in su che non necessitano di ossigenoterapia supplementare e che sono ad elevato rischio di progressione a Covid-19 grave e va assunto a distanza di non oltre 5 giorni dall'inizio dei sintomi".
Era prescrivibile, finora in Italia, per il trattamento del Covid-19 lieve-moderato nei soggetti a rischio e non ospedalizzati solo da parte dei centri Covid, che inseriscono i pazienti trattati in un registro di monitoraggio. Ora la prescrizione può essere effettuata anche da parte del medico di Medicina generale, su ricetta elettronica e previa compilazione del piano terapeutico Aifa. Una volta ottenuta la ricetta, il medicinale sarà erogato gratuitamente al paziente in base al protocollo d'intesa siglato tra Ministero della Salute, Aifa, Federfarma Servizi, Federfarma, Assofarm, Farmacie Unite e Adf.
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