"L'esigenza di celerità e di semplificazione delle procedure concorsuali sono aspettative comuni su cui siamo tutti d'accordo, soprattutto nella difficile fase socio-economica che stiamo vivendo. C'è però da sottolineare che, quello bandito dalla Regione Campania, non è un semplice concorso ma è una sorta di corso-concorso che prevede delle regole, stabilite dal bando, alle quali non si può totalmente derogare".

E' quanto afferma la capogruppo regionale di FI Annarita Patriarca in merito al concorsone della regione sull’assunzione di personale da immettere nelle amministrazioni pubbliche.

"È necessario – ha proseguito l’onorevole - cercare una soluzione che tenga conto delle esigenze dei tirocinanti e del rispetto delle procedure come, giustamente, richiesto dal ministro Brunetta. Un accordo di buon senso potrebbe essere la fissazione di un'unica prova scritta, conclusiva, che consenta l'immissione in ruolo dei tirocinanti per dare così anche un aiuto concreto alle Amministrazioni pubbliche in attesa dei rinforzi", aggiunge Patriarca.

Ma c’è dell’altro. "Altro problema che dovremo affrontare è poi quello della sproporzione tra il numero di idonei non ammessi al tirocinio e i posti messi a bando – ha concluso -. Anche in questo caso, servirà grande attenzione per non ledere i diritti di giovani che legittimamente aspirano a un posto di lavoro”.

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