“Spero a breve, forse ancora qualche settimana, ci sarà la consegna formale della casa al nostro Comune”. Non nasconde soddisfazione il sindaco di Torre Annunziata, Giosuè Starita, alla notizia che l’Agenzia nazionale dei beni confiscati alle mafie consegnerà, alle disponibilità dell’Ente, un appartamento sottratto al clan Gionta. Si tratta di un’abitazione nel ‘palazzo delle catene’, a via Vittorio Veneto, dove risiede una famiglia imparentata con la cosca dei Valentini.

L’iter ha seguito tutte le fasi, partendo dal sequestro della Procura al pronunciamento del Tribunale che ha confiscato il bene. L’agenzia nazionale, infine, “ha valutato il nostro progetto di recupero della struttura ed il feedback positivo dopo lo sgombero di Palazzo Fienga ed ha promosso la nostra idea – continua il primo cittadino – Dopo la consegna ufficiale partirà subito il nostro progetto, riportando il bene ad un uso per l’intera comunità”.

Stando all’idea di Starita, “l’appartamento diventerà una sorta di casa famiglia laica. Potremo ospitare temporaneamente persone o famiglie disagiate, fornendo loro assistenza attraverso i nostri servizi sociali”.

Quest’ultimo caso riporta alle polemiche, sollevate in più occasioni, della conoscenza dei beni confiscati presenti sul territorio. “Alcuni beni – continua Starita – li abbiamo destinati a questo utilizzo. Ne resta ancora un altro, un manufatto abusivo a traversa Andolfi, sul quale pende l’ordinanza di abbattimento. Stiamo aspettando – conclude il sindaco – di sapere la sua destinazione: demolirlo o acquisirlo a disponibilità comunale e quindi della città”.

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