“In una riunione a gennaio 2006 D’Auria disse: ho la ricetta giusta per cambiare corso all’Asl. Io non partecipai, ma il giorno dopo l’avvocato Afeltra mi raccontò tutto a telefono”. Queste le parole oggi in aula Siani, al tribunale di Torre Annunziata, di Eduardo Martucci, dirigente agli Affari legali interni dell’ex ASL Napoli 5, imputato con l’allora direttore generale Gennaro D’Auria, il manager Giuseppe Porcaro, Gianluca Improta, Lorenzo Labate, Mario Migliuolo, Maria Rosaria Aiello e i legali Edoardo Di Natale e Giuseppe Ruocco, nel processo sul presunto spreco di soldi pubblici, elargendo consulenze esterne “d’oro”, all’azienda sanitaria sotto la guida D’Auria. Abuso d’ufficio e falso, le accuse mosse a vario titolo ai nove.

In quella riunione, ricostruita oggi con dovizia da Martucci, in quasi un’ora di esame davanti al pm della Procura della Repubblica Silvio Pavia, l’ex direttore generale svelò la sua personale ‘ricetta’: “A quel tempo – ha continuato Martucci – il fenomeno di aggressione al patrimonio ASL si incrementò tantissimo. D’Auria quindi decise di opporsi quasi a prescindere a tutte le procedure attivate nei confronti dell’azienda”.

Il servizio legale interno, però, poteva contare solo su sei avvocati: “Per noi – secondo Martucci – era in pratica impossibile anche solo provarci. Per opporsi alle esecuzioni serviva forza lavoro. Il direttore generale scelse allora di affidarsi solo a consulenti esterni. Anche la scelta di Di Natale fu la sua. D’Auria un giorno mi disse che ne aveva apprezzato la professionalità in precedenti processi”.

Pure per questo fu creata una vera e propria ‘short-list’ di professionisti da ‘ingaggiare’ al di fuori dell’ASL. “Anche perché Afeltra mi disse che D’Auria non ci stimava troppo”, la confessione in aula, nemmeno troppo velata, di Martucci.

“Ma io – ha poi ribadito l’avvocato, quasi tuonando dinanzi al giudice Aufieri – non ho mai messo bocca sui conferimenti”. In pratica, la risposta di Martucci alle dichiarazioni rese alla precedente udienza da Giuseppe Porcaro, che a verbale aveva riferito che era proprio “Martucci a scegliere gli avvocati dalla ‘short-list’”. “Assolutamente falso”, la piccata replica del diretto interessato.

Lo stesso Porcaro ha poi fornito dichiarazioni spontanee per “chiarire le sue precedenti frasi”. Probabile che i giudici dispongano un confronto a breve tra i due imputati. Ascoltato oggi a processo anche l’avvocato Giuseppe Ruocco, difeso dal legale Gaetano Inserra: “Mai messo una firma falsa”, ha dichiarato. Alla prossima udienza sulle presunte ‘consulenze d’oro’ ASL, invece, l’atteso esame di Edoardo Di Natale.

In foto, l’ex direttore generale Gennaro D’Auria

 

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