Sequestro di armi, richiami acustici, liberati animali tenuti in cattività e maltrattati.

E’ il risultato dell’operazione dei carabinieri del Cites contro il bracconaggio di specie selvatiche. I militari hanno controllato tutta l’area del vesuviano.

Nell’agro di Terzigno i carabinieri di Boscoreale assieme alle guardie provinciali del Wwf hanno trovato tra gli arbusti di un terreno incolto e privo di recinzioni un richiamo elettromagnetico che riproduceva il verso di anatidi. Lo strumento è utilizzato come strumento di caccia illegale ed è stato sequestrato.

Nell’agro di Palma Campania, durante il controllo del veicolo di un cacciatore hanno posto sotto sequestro un fucile e 9 cartucce nonché una ghiandaia già abbattuta, la cui  caccia non è consentita in questo periodo.

A Somma Vesuviana i carabinieri della forestale di Marigliano, insieme a personale della Lipu hanno  rinvenuto 3 esemplari di cardellini in una voliera illecitamente detenuti da un uomo e, nelle pertinenze dell’abitazione, è inoltre stato accertato che possedeva 9 cani di razza bracco tedesco ai quali erano state  tagliate le code. Il proprietario dei cani è stato denunciato per maltrattamento e per detenzione di fauna particolarmente protetta e gli animali sono stati sequestrati. I cardellini sono poi stati liberati in natura.

Proseguono a spron battuto i controlli del Cites. Nelle sole domeniche di agosto, cioè nel periodo di preapertura e apertura della caccia, hanno portato al sequestro di 3 fucili, 3 richiami acustici, 2 trombe per amplificare i suoni, 3 batterie di alimentazione, oltre 30 metri di filo elettrico per collegamento, 4 sagome galleggianti e vari esemplari purtroppo già abbattuti di alzavola, un volatile a rischio estinzione.

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