“E’ grave la mancanza di chiarezza da parte del governo e delle istituzioni sulla prossima stagione balneare". Lo afferma Antonio Capacchione, presidente del Sib, il Sindacato Italiano Balneari aderente a Confcommercio.

"Vengono indicate date ipotetiche, dal 18 maggio al 1 giugno, che creano solo confusione e aspettative destinate ad andare deluse per l'assenza di chiare indicazioni sulle concrete nuove modalità operative" ha aggiunto Capacchione.

A destare preoccupazione è il fatto che l'allestimento di una spiaggia è un’operazione complessa che richiede dai 20 ai 40 giorni e potrebbe iniziare solo nel momento in cui vi sono precise indicazioni sulle nuove modalità di fruizione dell'arenile e del mare.

"C'è la necessità di linee guida nazionali - precisa Capacchione - affinché le aziende balneari siano messe nelle condizioni di assicurare che, anche quest'anno, l'esercizio della balneazione si svolga in tutta sicurezza sia per i bagnanti che per gli addetti ai lavori. In presenza dello stesso fattore di rischio sanitario sarebbero incomprensibili modalità operative diverse per Regioni, al di fuori di un eventuale adattamento territoriale di quelle nazionali".

Quest'anno - secondo il settore - c'è la necessità di un'unica ordinanza balneare, anche in materia di sicurezza, valida per l'intero territorio nazionale e non per singola località balneare o specifico compartimento marittimo.

"La balneazione attrezzata italiana, costituita da 30mila aziende con 100mila addetti diretti e un milione con quelli indiretti - conclude Capacchione - è pronta a ripartire per la rinascita economia e morale del Paese, ma è necessario che sia messa nelle condizioni di poterlo fare".

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