Coronavirus: Campania e Toscana in zona rossa
Cabina di regia e Istituto Superiore di Sanità verso la decisione: dati al vaglio del Comitato Tecnico Scientifico
13-11-2020 | di Redazione
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La Campania potrebbe far parte della zona rossa.
Cabina di Regia e Istituto Superiore di Sanità verso la decisione di stringere ancor di più la morsa delle restrizioni in Campania.
I dati forniti dalle Regioni sono compatibili con l'attribuzione delle misure per la “zona rossa” a Campania e Toscana. Per Emilia-Romagna, Friuli e Marche esiste la possibilità che diventino zona arancione”. Potrebbe essere spiegata così la “mancata” comunicazione su ulteriori misure di restrizione del governatore della Campania Vincenzo De Luca, nel corso del suo consueto punto settimanale sull’emergenza coronavirus.
I dati Cabina di regia – Iss sono al momento al vaglio del Comitato Tecnico Scientifico, dopodiché passerà sul tavolo del ministro Speranza, per la firma.
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ZONA ROSSA, ecco cosa cambia. Verranno vietati tutti gli spostamenti in entrata e in uscita anche dai comuni di residenza o di domicilio, in qualsiasi orario, salvo che per motivi di lavoro, necessità e salute. Chiusura di bar e ristoranti, 7 giorni su 7. L'asporto è consentito fino alle 22.00, mentre per la consegna a domicilio non ci sono restrizioni. Chiusura dei negozi, fatta eccezione per supermercati, beni alimentari e di necessità. Restano aperte edicole, tabaccherie, farmacie e parafarmacie, lavanderie, parrucchieri e barbieri. Chiusi i centri estetici. La scuola resta con didattica a distanza per tutti. Chiude le università, salvo specifiche eccezioni. Sono sospese tutte le competizioni sportive salvo quelle riconosciute di interesse nazionale dal CONI e CIP. Sospese le attività nei centri sportivi. Rimane consentito svolgere attività motoria nei pressi della propria abitazione e attività sportiva solo all'aperto in forma individuale. Sono chiusi musei e mostre, teatri, cinema, palestre, sale giochi e scommesse, bingo, anche nei bar e nelle tabaccherie. Per i mezzi di trasporto pubblico è consentito il riempimento solo fino al 50 per cento.
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