Coronavirus. Carotenuto: “In mattinata esito tamponi famiglia indiana. Ma niente allarmismi”
Il sindaco di Boscotrecase conferma il caso sospetto, poi tranquillizza i cittadini. Bocche chiuse, finora, a Boscoreale
04-03-2020 | di Gianluca Buonocore
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“Solo stamattina avremo l’esito del tampone sulla famiglia indiana, ma inutile creare allarmismi”. A dirlo è stato Pietro Carotenuto, sindaco di Boscotrecase, che ha utilizzato il proprio profilo Facebook per informare i cittadini dopo i tamponi faringei fatti alla famiglia di origine indiana, che vive a Boscoreale.
Il primo cittadino, a conferma della sua grande sensibilità e attenzione verso tutti i problemi della comunità (il sindaco Antonio Diplomatico e la sua Giunta hanno taciuto finora sul caso), ha così postato. “La famiglia è stata accolta in ospedale dal personale munito di dispositivi individuali di sicurezza, seguendo un percorso già da tempo dedicato per questi casi e quindi separato rispetto agli ordinari percorsi di accesso in pronto soccorso. La suddetta famiglia è stata accompagnata alle stanze di isolamento, sottoposta prima al tampone faringeo e, in attesa degli esiti, a trattamento farmacologico appropriato. Prima di prospettare scenari futuri in relazione a questi pazienti, attendiamo con serenità l’esito degli esami dei tamponi. È inutile creare allarmismi. Voglio piuttosto ringraziare pubblicamente l’intera direzione sanitaria, il direttore del pronto soccorso e tutto il personale medico ed infermieristico dell’ospedale di Boscotrecase che con grande professionalità ha gestito e continua a gestire il caso. Vi terrò aggiornati”.
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LA PROPOSTA. Il Comitato tecnico scientifico voluto dal premier Conte ha predisposto nuove regole, valide per 30 giorni e da applicare in tutta Italia, che potrebbero integrare il Dpcm del primo marzo. Una delle misure è di evitare manifestazioni, anche quelle sportive, che comportino l'affollamento di persone.
C'è poi l'invito, a coloro che hanno oltre 75 anni e a chi ne ha più di 65 ed è ammalato, a non frequentare luoghi affollati. Evitare tutti, quando possibile, abbracci e strette di mano, e mantenere la distanza di almeno uno-due metri dalle altre persone. Limitare la permanenza dei parenti di ammalati nelle sale di aspetto dei pronto soccorso e le visite dei familiari degli anziani ospiti nelle case di riposo.
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