"Ancora un inspiegabile rinvio da parte della Regione Campania per consentire, così come accade in tutti Italia, la consegna a domicilio di alimentari e bevande".

Lo ha sottolineato, in una nota, il direttore generale di Confcommercio Campania, Pasquale Russo.

"In questo modo non si va incontro alle esigenze degli imprenditori, dei lavoratori e dei cittadini così come avevano sottolineato tantissimi nomi importanti della ristorazione napoletana. Nomi noti - spiega - come Sorbillo, Condurro, Salvo, Surace e Mattozzi di piazza Carità, che con l'hashtag #IoVoglioRipartire hanno tenuto alta l'attenzione sul tema".

Stessa linea per Massimo Di Porzio, presidente Fipe Confcommercio, che aggiunge: "Poteva essere un sollievo per i cittadini e per imprese e lavoratori". "Stiamo parlando di circa 4000 imprese in Campania, oltre 1200 solo a Napoli nessuna delle quali accede al contributo di duemila euro della Regione che oltretutto certamente non rappresenterebbe una risposta alla grave crisi prodotta dalla pandemia - ha detto Russo - auspico un confronto in tempi brevi altrimenti tante imprese chiuderanno definitivamente e tante persone perderanno il lavoro. La decisione non ha nulla a che vedere con l'emergenza sanitaria, questo ormai è evidente a tutti. Appare dunque urgente incontrare ed ascoltare la voce delle organizzazioni che realmente rappresentano il tessuto produttivo della regione", ha concluso.


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