Prorogate le restrizioni attuali fino al 13 aprile.

Lo ha confermato in diretta nazionale il presidente del Consiglio Giuseppe Conte: “Ci rendiamo conto dell’ulteriore sforzo, ma lo dobbiamo capire tutti – ha spiegato il premier -. Se noi smettessimo di rispettare le regole, se iniziassimo a allentare misure, tutti sforzi diverrebbero inutili. Pagheremmo un prezzo altissimo, oltre al costo psicologico, economico e sociale, saremmo costretti a ripartire di nuovo”.

Invito generale al rispetto delle restrizioni, che dureranno fino a Pasqua. Forse anche oltre: “Per fortuna abbiamo registrato una sparuta minoranza che non rispetta i decreti. Vorrei ricordare loro che abbiamo disposto sanzioni severe. L’abbiamo fatto perché non ci possiamo permettere che l’irresponsabilità di alcuni possa comportare un danno nei confronti di tutti, soprattutto per chi rischia la propria salute”.

Il premier si è soffermato sulle prossime festività pasquali: “Dovrebbe essere un momento di serenità, di pace, condivisione e di amore. Ma solo agendo così potremmo consentire agli esperti del comitato tecnico scientifico di prospettare l’inizio di una fase 2, quella della convivenza con il virus, e poi di una fase 3, di uscita dall’emergenza e ripristino della normalità”.

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