Udienze di convalida e riti per direttissima garantite da remoto. È quanto avviene al tribunale di Torre Annunziata dove dallo scorso 20 marzo è operativo un protocollo d'intesa sottoscritto dal presidente del palazzo di Giustizia, Ernesto Aghina, dal procuratore della Repubblica facente funzioni Pierpaolo Filippelli, dal presidente dell'ordine degli avvocati oplontini Luisa Liguoro e il presidente della Camera penale di Torre Annunziata Domenico Nicolas Balzano.

Proprio grazie a questa intesa e all'impegno di tutte le realtà della giustizia, il tribunale di Torre Annunziata è stato tra i primi palazzi di giustizia a vedere celebrata una prima udienza di convalida attraverso un collegamento in videoconferenza, tenuto conto dall'attuale situazione legata all'emergenza Coronavirus.

Un'udienza dopo la quale il presidente Aghina ha scritto una lettera di ringraziamento a tutte le parti interessate: ''Sono lieto di felicitarmi con tutti gli artefici di questa impegnativa sperimentazione - le parole usate – operata in condizioni di estremo disagio e che hanno saputo, nelle rispettive attribuzioni, offrire un contributo che testimonia grande capacità tecnica unita a rimarchevole consapevolezza del rispettivo ruolo professionale''.

Il protocollo sottoscritto il 20 marzo, secondo le intese, resterà operativo fino al prossimo 15 aprile: nel documento si ricorda come ''le udienze di convalida dell'arresto/fermo innanzi al gip, le udienze di convalida dell'arresto in flagranza e del fermo di indiziato di delitto, nonché le udienze per i contestuali riti per direttissima saranno celebrati in video-collegamento, mediante l'utilizzo della piattaforma Microsoft Teams fornita dal Ministero della Giustizia agli operatori della rete giustizia ed accessibile, mediante invito, da utenti esterni all'amministrazione, comprese le forze dell'ordine e l'avvocatura''.

''Credo che nelle attuali, rilevanti difficoltà - prosegue il presidente del tribunale di Torre Annunziata nella sua missiva - in cui versa anche la giurisdizione, quanto accaduto possa costituire (pur nell'ambito dell'eccezionalità delle contingenze epidemiologiche) un segnale di unità di azione e volontà di garantire sempre e comunque un'adeguata risposta alla domanda di giustizia, cui il tribunale di Torre Annunziata non intende sottrarsi, utilizzando le risorse telematiche compatibili con le vigenti delimitazioni cautelari di distanziamento sociale''.

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