Coronavirus. De Luca: “Riaprire scuole. I 13 casi in Campania? Irresponsabili”
Il Governatore ha fatto un bollettino nella conferenza stampa di questa mattina
29-02-2020 | di Redazione
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Riapertura scuole e senso di responsabilità. Sono stati questi i punti sui quali ha dibattuto Vincenzo De Luca, governatore della Campania, nella conferenza stampa di questa mattina, per fare il punto sulla situazione Coronavirus in Campania.
RIAPRIRE SCUOLE. Il presidente della Regione vuole che le attività didattiche riprendano quanto prima. “È stata emessa una ordinanza con scadenza primo marzo: tutte le attività pubbliche possono e devono essere e riprese, tranne se arrivano indicazioni diverse in queste ore dal Governo. Se si tengono aperti tribunali e stadi diventa ridicolo tenere chiusi gli istituti. Un conto sono zone in quarantena, altro un'area come la nostra. Non possiamo tenere le scuole chiuse per mesi senza motivazioni vincolanti”.
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Poi ha aggiunto. “In questa fase i sindaci possono adottare un comportamento opportunistico e bloccare tutto oppure essere responsabili. L'obiettivo di tutti è affrontare il problema ma non fermando l'economia del Paese”.
RESPONSABILITA’. Nelle ultime ore è stato diramato un ultimo bollettino, che parla di 13 casi in Campania. De Luca ha parlato di irresponsabilità, da parte di chi era nella zona rossa ed è tornato a casa. “Parliamo del tecnico di laboratorio che lavorava all'ospedale di Cremona dove, se non sbaglio ci sono 80 casi - ha spiegato in conferenza stampa in Regione per fare il punto - Ebbene, se sei un tecnico dovresti avere la consapevolezza di quello che sta accadendo e dovresti mettere in atto un comportamento di responsabilità. Ed invece da Cremona ha preso il Freccia Rossa, poi da Salerno un bus fino a Vallo e poi a Montano Antilia. Abbiamo dovuto ricostruire tutti i suoi spostamenti e fare i tamponi a tutti coloro che aveva incontrato. Ed ancora. Nel caso di Caserta la ragazza veniva da Milano, il ragazzo che l'ha accompagnata in auto è risultato positivo ed è il caso di Guardia Sanframondi. C'è poi l'avvocato napoletano, i suoi colleghi sono risultati positivi ed ha frequentato aule di tribunale, colleghi. Tutto questo per dire che c'è un lavoro rigorosissimo per curare e bloccare i contagi ma serve la responsabilità di ciascuno di noi".
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