"Perché nel protocollo avente ad oggetto l'assunzione di alcune figure sanitarie, non si tiene in alcun conto dei biologi?". Se lo chiede, in una "lettera aperta" indirizzata al governatore Vincenzo De Luca, il commissario della Delegazione campano-molisana dell'Ordine nazionale dei Biologi Vincenzo Piscopo il quale ricorda come, a suo dire, siano proprio i biologi "coloro che, con senso di responsabilità ed abnegazione, contribuiscono a formulare una diagnosi clinica che, come nel caso dell’emergenza di COVID 19, si basa su analisi biochimiche e molecolari". 

Secondo Piscopo, questi "fantasmi" che "ogni giorno utilizzano metodiche e procedure complesse, sequenziano la struttura molecolare del nuovo coronavirus e contribuiscono, particolarmente nei laboratori di ricerca, a sviluppare terapie e vaccini, meritano di essere trattati almeno al pari degli altri professionisti". "La mia doglianza - rimarca il rappresentante dei biologi - non vuole essere una sterile polemica, ma intende solo ricordare che, al pari delle altre figure professionali, anche in Campania sono vigenti graduatorie di concorsi ed avvisi pubblici". 

Senza contare, rilancia ancora il commissario dell'Ordine: "la problematica del personale precario che, per una manciata di mesi non rientra nei requisiti previsti dalla legge di stabilizzazione, pur prestando servizio da quasi 2 anni per sopperire al disastro del SSR determinato dalle scellerate politiche consumate dai precedenti inquilini del palazzo regionale". "Tanto era doveroso rappresentare per sottolineare il lavoro svolto dai Dirigenti Biologi precari del Servizio sanitario della nostra Regione" conclude Vincenzo Piscopo, firmandosi "Biologo fantasma".

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