Coronavirus. "Riapertura parrucchieri ed estetisti già dal 18 maggio”
Il sindaco di Torre del Greco Giovanni Palomba chiede a regione e governo di rivedere le scadenze per la ripresa delle attività dei saloni di bellezza
29-04-2020 | di Marco De Rosa
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“Consentiamo la riapertura di parrucchieri barbieri ed estetisti già dal 18 maggio, magari solo su appuntamento e con tutte le misure di sicurezza del caso, altrimenti molte attività potrebbero chiudere definitivamente”.
Dopo la protesta registrata ad Ercolano e l’analisi approfondita del nostro forum sul settore dedicato ai servizi alle persone, anche a Torre del Greco si cercano soluzioni alternative alla riapertura dei saloni di bellezza prima di giugno, così come previsto dal nuovo decreto governativo.
Il sindaco Giovanni Palomba ha inviato una lettera al governatore della Regione Campania Vincenzo De Luca e al presidente del consiglio Giuseppe Conte, in cui si chiede la possibilità di rivedere il termine di ripresa delle attività di servizi alle persone - barbieri, parrucchieri ed estetiste - uniformandolo a quello delle attività a dettaglio, ovvero, il 18 maggio prossimo.
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La decisione di escludere dalla riapertura del 18 i saloni di bellezza “può apparire discriminatoria e ingiusta – ha spiegato il sindaco nella missiva -. Bisogna valutare gli interessi in gioco. Da un lato c'è l'interesse alla salvaguardia della salute e dell'incolumità sanitaria e, dall'altro, c'è l'interesse a poter intraprendere la propria libera iniziativa e/p attività economica. Consentiamo quindi l’apertura a tutte le attività commerciali al dettaglio, seppur con le opportune e adeguate modalità di salvaguardia atte a scongiurare il diffondersi del virus (nella giornata di ieri il Coc ha comunicato la guarigione di un altro paziente, ndr). Magari in una prima fase solo per appuntamento, con distanziamento e mascherine. Fare questo – ha concluso il primo cittadino - significherebbe consentire a queste nostre attività di mantenere ancora alzata la saracinesca, diversamente, sarebbero costrette a chiudere. Si spera quindi in misure idonee, adeguate e tempestive adottate dal governo, o dalla regione, per scongiurare il peggio”.
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