Coronavirus. “Sciò Sciò Ciucciuè”, a Napoli vince la scaramanzia
Statuetta "ad hoc" per esorcizzare l’epidemia. Il Maestro Di Virgilio: “Meglio sdrammatizzare”
06-03-2020 | di Redazione

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Contro l'epidemia da Coronavirus scende in campo a Napoli anche la scaramanzia.
Il maestro dell'arte presiepiale di via san Gregorio Armeno, Genny di Virgilio, figlio di una città che ha sempre riservato grande importanza ai riti "anti negatività" ha realizzato una statuetta di una figura esclusivamente napoletana, lo "Scio? Scio? Ciucciué", che ancora oggi è possibile intercettare se si fa una passeggiata tra le vie della città.
Una mostra per celebrare Eduardo Scarpetta: nasce “Scarpetta 100” alla Biblioteca Nazionale
La mostra, curata da Mariano d’Amora in collaborazione con Silvia Scipioni e Giovanni Bova, sarà visitabile fino al 1° dicembre 2025, ogni lunedì, martedì e venerdì, dalle 9:30 alle 17:30.
Si tratta di un "gobbetto" pieno di amuleti che, in cambio di un obolo, assicura di essere in grado di allontanare il malocchio e gli influssi negativi, anche delle malelingue, spargendo incenso e recitando una litania "ad hoc".
"In un momento come quello che stiamo vivendo - dice Genny Di Virigilio - ho pensato fosse opportuno sdrammatizzare. Peppino De Filippo diceva 'non è vero ma ci credo'. E anch'io sono dello stesso avviso...".
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