“Ho scelto di mettermi in quarantena per zittire ogni equivoco. E chi continua a diffamarmi sarà querelato”.

Lo ha detto il sindaco di Ottaviano Luca Capasso, motivando così la sua scelta di mettersi in quarantena domiciliare a causa dell’emergenza sanitaria da coronavirus.

Con un post diffuso su Facebook il primo cittadino ha chiarito le ragioni del suo autoisolamento: “Non sono andato a Saviano, non ho partecipato alla commemorazione della salma a Nola e non ho partecipato ad alcun ‘ultimo saluto’”, riferendosi al corteo funebre riservato per il sindaco di Saviano Sommese. Alla commemorazione erano presenti centinaia di persone e che hanno reso necessaria l’istituzione della zona rossa con l’ordinanza del governatore della Campania Vincenzo De Luca.

“Chi dice e pensa che ero al funerale – ha continuato Capasso - sbaglia di grosso e sarà querelato. Io mi sono recato all’ospedale di Nola perché invitato da alcuni medici, ho portato loro il mio saluto e sono tornato ad Ottaviano. L’ho fatto perché ritengo che tra i doveri di un sindaco ci sia anche questo. Non ho violato disposizioni, decreti e leggi. Mi sono messo in autoisolamento per evitare ulteriori polemiche, nel rispetto della memoria del dottore Sommese. Chi vuole continuare a polemizzare, può farlo, ma è evidente che non ha alcun interesse a ricordare Sommese, vuole solo continuare a buttare benzina sul fuoco. Ed è proprio per questo che ho deciso di mettermi in autoisolamento, per non alimentare un dibattito vergognoso. Spero di essere stato chiaro e, soprattutto, spero che nessuno usi il mio caso per trovare scuse e violare le norme: si assumerà le sue responsabilità. Io mi sto assumendo le mie: ho rispettato le regole, ma sono in quarantena per sgomberare il campo da ogni equivoco”.

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