Coronavirus. Verso un piano regionale per lo screening di massa
La decisione del governatore Vincenzo De Luca: oggi task force con Cotugno e laboratori attivi sul territorio
15-04-2020 | di Redazione
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Un Piano Regionale per lo screening di massa sui cittadini della Campania.
Lo ha deciso il governatore Vincenzo De Luca. E’ in corso di definizione il monitoraggio per la prevenzione e la cura al Coronavirus, da svilupparsi in modo parallelo con il piano di rilancio delle attività economiche e sociali.
“La Fase 2, che è ormai prossima, non dovrà mai perdere di vista il controllo sanitario e la garanzia di sicurezza per le nostre famiglie” ha spiegato il governatore. In programma oggi una task force regionale, tra i dirigenti dell’ospedale Cotugno di Napoli e i responsabili di tutti i laboratori oggi attivi.
Centinaia di migliaia di cittadini saranno coinvolto nel progetto, coordinato in tre azioni. La prima è costituita dallo sviluppo ulteriore delle attività ordinarie presso i laboratori pubblici e l'Istituto Zooprofilattico, di controllo del contagio tramite l'uso dei tamponi. L'obiettivo è quello di giungere, procurandosi le forniture necessarie, soprattutto in materia di reagenti, a lavorare circa 3000 tamponi al giorno. Questa attività è destinata soprattutto a persone sintomatiche.
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La seconda azione sarà uno screening mirato su alcune fasce particolari: familiari di pazienti in isolamento domiciliare; personale sanitario e delle forze di polizia; soggetti che riprendono l'attività economica; anziani delle case di accoglienza; fasce deboli (disabili, malati di diabete...); operatori del trasporto, dipendenti pubblici a contatto con l'utenza etc. In tale attività si prevede un coinvolgimento pieno di strutture pubbliche e di laboratori privati.
L’azione finale sarà lo screening di massa a persone asintomatiche, partendo dagli anziani, da territori più densamente abitati, da categorie economiche esposte al pubblico (ristoranti, bar, alberghi...). Tale attività dovrà portare a centinaia di migliaia di controlli nei prossimi mesi. Sarà un lavoro concreto, chiaro, al di là della confusione che si è determinata sulle tipologie di controlli e al di là di annunci propagandistici che si rincorrono in Italia.
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