Corone d’alloro per il 25 aprile: Portici condanna la guerra in Ucraina
Un giorno ancora più importante per la democrazia e la libertà
25-04-2022 | di Claudio Di Giorgio
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Portici . Anche questo anno i cittadini si sono dati appuntamento per assistere alla posa delle corone d’alloro dell'Amministrazione Comunale ai monumenti commemorativi della Liberazione, nel Comune di Portici. Un atto che mai come questa volta assume un valore ancora più particolare per la democrazia e la libertà. Il 25 aprile infatti è il giorno dedicato ogni anno alla commemorazione della Liberazione dell’Italia dal giogo nazifascista , alla fine dell'occupazione nazista, e alla definitiva caduta del regime fascista ,che però questa volta viene celebrata contemporaneamente ai tragici eventi dell’Ucraina a pochi chilometri di distanza ma su cui soffiano già da due mesi venti di guerra, di morte e distruzione e dove si combatte accanitamente tra il popolo ucraino che difende la sua libertà e l’integrità del suo territorio e quello Russo che lo ha proditoriamente attaccato per conquistarlo e sottometterlo. Presenti alla celebrazione dell’evento pur se con mascherine e distanziamento tanti cittadini , rappresentanti dell’Amministrazione , lo striscione dell ANPI, rappresentanti delle forze dell’ordine , della comunità ebraica per mantenerne viva la memoria e per tramandare i valori fondanti della nuova Italia uscita dalla guerra con la resistenza e il coraggio dei suoi figli. Dopo l’apposizione della Corona d’alloro alla lapide commemorativa molti hanno spontaneamente depositato un garofano rosso nel vaso sottostante la lapide in segno di omaggio a tutti i caduti . Il Sindaco Vincenzo Cuomo ha tenuto un breve discorso sul significato del 25 aprile in Italia facendo anche riferimento ai tragici eventi che si stanno consumando in Ucraina : “ Questo anno più che mai c’è bisogno di un forte desiderio di libertà - ha spiegato il Sindaco Cuomo - che deve avvenire senza faziosità guardando a 77 anni fa quando persone di idee politiche diverse e valori totalmente diversi si unirono per difendere la libertà. Ciò che è inaccettabile è aggredire un popolo, invaderlo, bombardare gli ospedali pediatrici, bombardare la popolazione civile che non hanno nulla a che fare con l’ingaggio militare, è barbarie, è omicidio, è genocidio è violenza, e tutto ciò dobbiamo combatterlo a prescindere dalle posizioni che ognuno di noi esprime in questa città o in ogni luogo dove c’è un confronto politico. Se una diversa etnia può rappresentare un modello per invadere un altro popolo non è sicuramente un modello che appartiene alla nostra comunità e mai potrà appartenere e insieme dovremo dire viva la libertà contro ogni forma di violenza, razzismo , sopraffazione” . Dopo la deposizione della corona d’alloro alla lapide al Corso Garibaldi (Ex Tribunale) la cerimonia si è ripetuta in latri luoghi della città Largo Cormons, Villa Maltese Via Università, Villa Comunale Corso Umberto I .
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