Corte dei Conti: condannato Bassolino dovrà pagare 8 milioni di euro
L’accusa si riferisce agli anni in cui ricopriva il ruolo di commissario straordinario alle bonifiche
09-01-2015 | di Redazione

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Antonio Bassolino dovrà pagare 8 milioni di euro di danno erariale in qualità di commissario straordinario alla bonifiche: è quanto ha stabilità la Corte dei Conti della Campania sulla vicenda bonifiche in Campania.
Tre condanne e 12 assoluzioni nella sentenza emessa ieri, ma pubblicata oggi. A quanto apprende Omninapoli, sono stati condannati dalla magistratura contabile l’ex governatore Antonio Bassolino e i subcommissari Vanoli e Cesarano rispettivamente a 4 milioni.
L’imputazione è non aver adempiuto il contratto stipulato nel 2002 tra Ministeri Ambiente e Lavoro, Jacorossi e appunto Commissariato straordinario, ovvero non aver messo a disposizione l’apertura delle discariche: il contratto, del valore di 117 milioni di euro, prevedeva che la Jacorossi rimuovesse 350 mila tonnellate di rifiuti tossici e pericolosi dal territorio di 80 comuni in particolare nel litorale domizio-flegreo e nell’agro-aversano.
Assolti, invece, gli ex assessori della prima giunta Bassolino, a cui era stata addebitata la presa d’atto di tale contratto ipotizzando una responsabilità solidale per circa 30 milioni, Nicolais, Cascetta, Di Lello, Buffardi, Aita, Valiante, Tufano, Alois, Incostante e Anzalone difesi dagli avvocati Soprano, Marone, De Luca di Melpignano, Starace, Caravita di Toritto, Anselmo e Gava, Giasi, Russo, Iacobelli e Pagliarulo.
Assolti anche l’ex ministro dell’Ambiente Willer Bordon e Raffaele Morese sindacalista Cisl all'epoca sottosegretario al Lavoro. In caso di appello alle sezioni unite, sarà sospesa l’esecuzione di tale sentenza.
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