La battaglia degli operai Whirlpool in un documentario. La proiezione di ‘Via Argine 310’, nell’Aula Magna dell’Istituto Marconi, trasporta gli studenti nel mondo precario di oltre trecento lavoratori. Sullo schermo, frame dopo frame, si alterano i volti di uomini e donne a cui hanno strappato il futuro.

Dalla cassa integrazione al licenziamento. Il documentario di Gianfranco Pannone, con la voce narrante di Alessandro Siani, segue la vicenda degli ex-lavoratori Whirlpool di Napoli-Ponticelli lungo un arco temporale di dodici mesi.

L’appuntamento al Marconi si inserisce nella settimana di proiezioni organizzata in occasione di ‘CortoDino Vesuvio Film Festival’, giunto alla dodicesima edizione. La rassegna nasce con lo scopo di utilizzare l’arte cinematografica come strumento per affrontare importanti tematiche sociali. Per gli studenti un’occasione preziosa per riflettere sul dramma quotidiano che vivono i lavoratori precari.

Terminata la visione del documentario-denuncia, Filippo Germano, direttore della rassegna cinematografica e moderatore dell’evento, ha invitato sul palco dell’Aula Magna gli ex lavoratori Whirlpool e i sindacalisti Cgil.

Il dibattito apre un amaro spaccato sulla realtà sociale ed economica che caratterizza la Regione. Nei territori in cui prevalgono privatizzazioni e speculazioni, seguite da chiusure e licenziamenti, i lavoratori sono “condannati a morte”. Strappata la dignità del lavoro, non resta che il vuoto.

Spazio anche all’analisi del tessuto politico del vesuviano, messo in crisi dalla serie di scioglimenti dei Comuni per mafia. I sindacati descrivono una realtà lavorativa assoggettata alle logiche criminali che, a mo’ di cappio, si stringono intorno al collo degli onesti. In uno scenario così complesso, sono i giovani a fare la differenza. Alle nuove generazioni il compito di lottare, così come hanno fatto nonni e padri, per un futuro che metta al centro la dignità.

Nel frattempo, gli operai di Via Argine continuano la loro battaglia. A pochi mesi dall’effettivo licenziamento, Il presidio ‘Whirpool – Napoli non molla’ resiste e non intende chiudere i battenti.


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