La quarta ondata, per fine gennaio, potrebbe diminuire la sua forza, dice il governatore della Campania, Vincenzo De Luca. Ma la strada da percorrere è ancora lunga e di certo non in discesa. Ci sono le scuole e i bimbi contagiati, settore nel quale si registra negli ultimi dieci giorni un incremento di positivi. E ci sono gli ospedali che vivono un momento di netta difficoltà.

La difficile gestione dei positivi asintomatici che hanno scoperto di avere il Covid dopo il ricovero in ospedale per altre patologie, e i problemi derivanti dalla sospensione degli interventi chirurgici programmati e in elezione sono due delle principali criticità secondo il rapporto della Fadoi, la Federazione dei medici internisti ospedalieri.

Il quadro clinico è di media gravità e l'identikit dei ricoverati è questo: età compresa tra i 41 e i 60 anni, di cui tra il 50 e il 60%. La Fadoi evidenzia come i Pronto soccorso campani siano sotto stress e come con molte difficoltà si riesca a isolare i pazienti positivi asintomatici nei reparti no Covid aumentando comunque i rischi per gli altri ricoverati. Di difficile gestione le assenze del personale sanitario a seguito dei contagi diffusi anche tra gli operatori ospedalieri. In diversi ospedali cittadini si è assistito alla conversione delle Medicine in medicina Covid con difficoltà nel curare i non covid.

"Inoltre rispetto alle precedenti ondate quest'ultima ci pone davanti a pazienti con patologie pregresse che giungono al ricovero per riacutizzazioni o nuove acuzie ma asintomatici per Covid", afferma la presidente Fadoi Campania e Dirigente nella Medicina Interna 2 del Cardarelli di Napoli, Maria D'Avino.

Ci sono, poi le scuole. De Luca, nella consueta diretta Fb del venerdì, ha definito "dati mistificati" quelli forniti dal ministro Bianchi e aggiunge: "Non è vero che il 92% delle situazioni sono normali, è pura mistificazione. Ad oggi i positivi in Campania nella fascia 0-13 anni sono 29mila unità da 11 gennaio ad oggi”. Definisce "eroi" i professori e ribadisce che l'unico "che non vede le emergenze è il ministro dell'Istruzione". Poi chiama in causa il caso della scuola Salvemini: "Mi hanno scritto i docenti e mi hanno detto che lunedì in presenza c'era il 43% degli alunni, da martedì abbiamo il 28% in presenza, la situazione è caotica".


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