“Con il web è diventato tutto più pericoloso. Legalizzare le droghe leggere, non fare la guerra a tutti i costi e creare alternative. Perché se non le crea lo Stato, lo farà l’Antistato e quindi la criminalità, alimentando un fenomeno che con la pandemia ha assunto toni preoccupanti”.

A parlare è Antonello Sannino, componente dell’Osservatorio sulla Legalità di Torre Annunziata. Da sempre a contatto con le realtà giovanili, anche nella città oplontina.

“Già anni fa il mercato sul web era semplice – ha proseguito Sannino -. Si acquistavano semi di marijuana e di coltivavano nel giardino di casa. L’orientamento di oggi se vogliamo è ancora più allarmante, dopo il covid abbiamo preso coscienza che circolano droghe molto più pericolose. Per questo legalizzare almeno quelle leggere sarebbe un efficiente contrasto al controllo delle mafie sulla gestione di quel mercato”.

In un’epoca in cui il proibizionismo favorisce sempre, come per l’alcool, un meccanismo psicologico della ricerca del proibito, una delle armi da usare è quindi quella di gestire quel mercato. Scartata l’ipotesi di una guerra a tutti i costi: “Vanno capiti i problemi – ha spiegato Sannino – i malesseri sociali che ci sono dietro quel tipo di uso e vanno affrontati cercando non di proibire ma di risolvere”.

Una realtà ben presente anche nelle carceri: “Sia a Poggioreale che a Pozzuoli, dove abbiamo sportelli di ascolto, vedo che la stragrande maggioranza dei detenuti ha subito fatti processuali legati allo spaccio di droghe leggere o poco oltre. Stupefacenti spesso usati per noi e per evadere dalla realtà. Un’evasione non deve essere demonizzata ma compresa e aiutata. Solo così si può fermare questo trend”.