"Dopo più di due anni di studio e un'inoculazione che ha già interessato con regolarità milioni di persone, è assolutamente fuori luogo avanzare dubbi sull'efficacia dei vaccini contro il Covid e soprattutto parlare ancora di fase sperimentale. Bisogna insistere invece sul fatto che, rispetto ad una cura che è ancora di là da venire, i vaccini sono l'unico strumento che abbiamo per contrastare la diffusione della malattia".

Lo ha sottolineato l'infettivologo, Franco Faella, intervenuto all'HSE Symposium di Napoli che si conclude oggi. Faella ha espresso l'opinione secondo cui "è impossibile pensare che in futuro non si verifichino altre pandemie e pertanto dobbiamo interrogarci sull'origine di questi fenomeni che sono in gran parte da imputare a un deleterio intervento dell'umanità nei confronti dell'ambiente e, soprattutto, nei rapporti assolutamente sbagliati che intercorrono con il mondo animale".

Tra i fenomeni da attenzionare, Faella ha posto l'accento sulla deforestazione del pianeta che - ha evidenziato - "già avviene purtroppo in molti Paesi e che ci costringerà a contatti sempre più frequenti con le specie animali, obbligate a migrazioni di sopravvivenza".

"Questo porterà con sempre maggiore probabilità al verificarsi dello spillover, il cosiddetto salto di specie in cui un patogeno degli animali evolve e diventa in grado di infettare, riprodursi e trasmettersi all'interno della specie umana. In considerazione di ciò - ha concluso - ritengo sia urgente un cambiamento radicale dei rapporti che l'uomo ha nei confronti dell'ambiente". 


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