Con il pacchetto di norme varato dal Governo, sono state poste le basi per la riapertura della scuola in presenza a settembre.

Dal green pass per i docenti, all'uso della mascherina, alle regole per il distanziamento, il decreto approvato individua le principali misure per il rientro in aula, che saranno accompagnate da un Piano operativo predisposto dal Ministero dell'Istruzione. Il Piano ha avuto l'ok di Regioni, Comuni e Province, in Conferenza Unificata, e sarà inviato alle Istituzioni scolastiche insieme a un Protocollo di sicurezza per il settore scuola.

"Il Ministero è al lavoro da mesi per la ripartenza di settembre - chiarisce il Ministro Patrizio Bianchi - Da febbraio abbiamo sempre guardato a questo obiettivo impegnandoci per raggiungerlo, in collaborazione anche con le Regioni e gli Enti locali, che ringrazio. Abbiamo stanziato oltre 2 miliardi per il rientro in sicurezza compresi 270 milioni per l'edilizia scolastica leggera e l'affitto di spazi ulteriori per la didattica. Fondi che distribuiremo, per la prima volta, tenendo conto in via prioritaria della quantità di alunni presenti e delle classi numerose".

Il decreto legge approvato prevede che nell'anno scolastico 2021/2022 l'attività scolastica e didattica della scuola dell'infanzia, della scuola primaria e della secondaria di primo e secondo grado dovrà essere svolta in presenza. La misura è derogabile con provvedimenti dei Presidenti delle Regioni e delle Province autonome esclusivamente nelle zone arancioni e rosse, solo in circostanze di eccezionale e straordinaria necessità e per singole istituzioni scolastiche o per quelle presenti in specifiche aree territoriali. Il confine della deroga, dunque, risulta essere ben delineato.

Restano il metro di distanza e l'uso delle mascherine. Dove le condizioni strutturali-logistiche degli edifici scolastici non consentono il distanziamento di un metro, è previsto l'obbligo delle mascherine. Queste ultime non dovranno essere indossate dai bambini di età inferiore ai sei anni e dai soggetti con patologie o disabilità incompatibili con l'uso di questi dispositivi. Resta ferma, come lo scorso anno, l'impossibilità di accedere o permanere nei locali scolastici in caso di sintomatologia respiratoria o temperatura che supera i 37,5°.

Tutto il personale scolastico dovrà possedere il Green pass, che costituisce requisito essenziale per lo svolgimento delle prestazioni lavorative. Il mancato rispetto del requisito è considerato assenza ingiustificata e a decorrere dal quinto giorno di assenza, il rapporto di lavoro è sospeso e non sono dovuti la retribuzione né altro compenso. Questa disposizione non si applica al personale che, per motivi di salute, è esente dalla campagna vaccinale secondo i criteri indicati dal Ministero della Salute. I lavoratori fragili sono tutelati.

Il Green pass non è previsto per studenti e studentesse. Il Ministro Bianchi ricorda che "il mondo della scuola è quello che ha reagito di più e più prontamente all'appello alla vaccinazione" e ringrazia "l'85% del personale scolastico che si è vaccinato".

La somministrazione dei pasti nelle scuole dovrà essere effettuata da personale anch'esso dotato di Green pass che indossi dispositivi di protezione delle vie respiratorie.

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