Soli in un letto di ospedale. Con l'ossigeno che restituisce l'aria rubata dal Covid. Natale lontano dalle famiglie e con le ore che rallentano, nel silenzio del reparto di sub intensiva, all'Hospital di Bosco. Poi nelle stanze entra Babbo Natale accompagnato da altri infermieri. Tutti con cappelli e qualche regalo. Un gadget e un dolce della calza, ma sopratt

utto un sorriso e una carezza nella struttura diretta dal dottore Marziani. Qui arriva chi ha bisogno di macchine e ossigeno per superare le conseguenze provocate dal Covid. C'è chi ricambia Babbo Natale felicemente sorpreso, qualche paziente proprio non ce la fa. Alza la mano lentamente per ricevere il dono. E, allora, Babbo Natale si ferma un po' in più, per un incorragiamento e una parola a chi deve trovare la forza di reagire. Ballano gli infermieri del Covid di Bosco, mentre con tanto di barba è toccato ad Antonio Gallorano indossare barba e cappello rosso senza dimenticare mascherina e protezioni anti contagio, che medici e infermieri portano sempre nei lunghi turni in reparto. L'allegria entra con loro nella corsia dei pazienti Covid, regalando a tutti i pazienti un sorriso e un ricordo speciale che porteranno a casa una volta sconfitto il Covid.

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