Una sala per ‘riabbracciare’ i propri cari e l’inizio della cura covid con gli anticorpi monoclonali. Il Covid Hospital di Boscotrecase questa mattina ha inaugurato la sala per la cura con il metodo monoclonale e l’Isola che non c’è..ra’, un ‘tassello per l’umanizzazione della cura dal virus’. “E’ un ulteriore tassello per favorire la guarigione dei malati covid – commenta Savio Marziani Direttore del Covid Hospital di Boscotrecase – La cura monoclonale prevede un doppio percorso, uno ospedaliero ed uno domiciliare gestito dal dottore Rucchetti in telemedicina”.

La stanza ospiterà un massimo di 4 degenti e sarà aperta il martedì e il giovedì dalle 8 alle 14. Ma al Covid Hospital di Boscotrecase si è cercato un modo per alleviare ancora di più le sofferenze dei pazienti, facendo sentire in qualche modo vicina la presenza dei familiari. Ed è così che è stata allestita la stanza degli abbracci: “Grazie per l’impegno nella cura del paziente della squadra di Boscotrecase – dice Gennaro Sosto – che oggi aggiunge un altro tassello quello dell’umanizzazione della cura. E’ un momento importante perché questi sono pazienti particolari, strappati ai loro cari e curati per un virus di cui non abbiamo molte notizie. Questo vuole rappresentare un simbolo, un modo diverso per curare i pazienti covid”. Così i degenti del nosocomio boschese potranno incontrare i propri cari, seppur divisi da una parete in plexiglass. Le entrate saranno controllate dai volontari dell'Avo, che avranno il compito di organizzare gli orari delle visite.

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