“E’ saltato tutto, non ci sono più ore di servizio, da ormai otto mesi. Non vogliamo medaglie da appuntarci in petto, ma ci arrivano sempre problemi. Siamo distrutti”.

E’ lo stato d’animo del Direttore Sanitario del Covid Hospital di Boscotrecase Savio Marziani. Il commento arriva dopo un’analisi a mente lucida della seconda ondata di contagi da coronavirus che sta mettendo in crisi il reparto sanitario campano.

Ecco allora lo stato attuale del presidio vesuviano. Attualmente si contano 2 ricoverati, 8 pazienti in rianimazione con 2 estubati e 20 in terapia intensiva. Il resto sono degenze. “Non abbiamo però il pronto soccorso, da noi arrivano solo i trasferiti – ha precisato il dottor Marziani -. Il nostro coordinamento sta gestendo i presidi e avendo noi anche Utic (Unità di Terapia Intensiva Coronarica), Rianimazione e Pneumologia abbraccia tutti i territori. Mancano però gli anestesisti ed è grave. E’ inutile aggiungere posti letto se poi manca il personale”.

Una buona notizia arriva dal fronte contagi al personale: “Da qualche giorno – ha spiegato Marziani - non ci sono tamponi positivi. Abbiamo ancora qualche difficoltà di tracciamento poiché nello stesso gruppo 5 vengono contagiati e 7 no. Di certo si tratta di una situazione delicata e nuova, perché finora non era mai accaduto che nella nostra struttura avessimo un numero uguale di ammalati e di infermieri. I nostri livelli di sicurezza però sono molto alti”.

Nel frattempo i posti letto al Covid Hospital si stanno liberando. “Gli asintomatici – ha confermato Marziani - vengono trasferiti a casa grazie anche alle Usca. E ciò avviene quando il paziente firma i documenti di uscita. In caso contrario ci attiviamo per trovare strutture protette come l’ospedale del mare. Non Possiamo permetterci di vedere pazienti che boccheggiano”.

Prevista per la prossima settimana l’attivazione di 6 posti in Utic per malati cardiologici e respiratori: “Diventerà una sorta di subintensiva”, ha concluso Marziani.